STEFANIA TOTARO
Cronaca

La guerra al vecchio Seregno. Niente ritiro delle querele: dirigente e atleti a processo

Sono accusati a vario titolo di minacce e percosse

Ninni Corda ex direttore generale del Seregno Calcio I fatti finiti in tribunale riguardano la stagione 2021

Ninni Corda ex direttore generale del Seregno Calcio I fatti finiti in tribunale riguardano la stagione 2021

Non è stato raggiunto alcun accordo per ritirare le querele ed evitare il primo processo al Tribunale di Monza sulla stagione nera del 2021 del Seregno Calcio, che ha portato a una sequenza incrociata di denunce prima tra alcuni giocatori e il direttore generale Ninni Corda e poi tra questi e il presidente Davide Erba, che successivamente aveva venduto la squadra arrivata in Serie C. Hanno deciso di affrontare il dibattimento, che inizierà a gennaio, Ninni Corda e i calciatori Cristian Anelli e Federico Gentile, imputati a vario titolo di minacce e percosse perché accusati di avere posto in essere condotte antisportive e minatorie negli spogliatoi. Le denunce allora presentate da vicepresidente, portiere e altri due giocatori parlavano di minacce di morte, aggressioni e l’intimazione al portiere Ermanno Fumagalli che non avrebbe rivisto il figlio. Per questi episodi, che provocarono l’esonero di Ninni Corda, i due calciatori Anelli e Gentile vennero squalificati per 8 e 2 turni, mentre Corda patteggiò una squalifica di 3 mesi negando sempre ogni accusa.

Al Tribunale di Monza pende un altro procedimento, che verrà chiamato a giugno 2026. Quello legato alla violenza privata nei confronti di Ninni Corda, Cristian Anelli e Federico Gentile: l’allora vicepresidente albanese del Seregno e il suo predecessore moldavo sono accusati di essersi messi davanti alla porta degli spogliatoi per impedire l’accesso al campo. Sono imputati di diffamazione Davide Erba ed Ermanno Fumagalli per avere leso l’onore e la reputazione del dg e dei due giocatori.

S.T.