GIGI BAJ
Cronaca

La contestazione delle Acli. Ex Dell’Orto, così non va

L’associazione boccia totalmente il piano di riqualificazione dell’area industriale. Il presidente Gianola: "È una mera operazione edilizia, senza visione pubblica".

Sull’area ex Dell’Orto sono previsti 4 edifici residenziali, tra cui una torre di 14 piani

Sull’area ex Dell’Orto sono previsti 4 edifici residenziali, tra cui una torre di 14 piani

Il progetto di riqualificazione dell’ex area industriale Dell’Orto continua a far discutere e a sollevare perplessità a livello politico, anche all’interno dello stesso schieramento di maggioranza. L’ultimo attacco sulla mancanza di trasparenza dell’iter del PII, che riguarda la vasta area centrale compresa tra via Cavour e via San Rocco, è stato portato ieri dalle Acli, che in un documento trasmesso al sindaco hanno duramente stigmatizzato l’operato dell’Amministrazione per come ha portato avanti questo piano di intervento destinato a dare un profondo cambiamento all’assetto urbanistico del centro storico. Un dossier molto corposo, accuratamente stilato da professionisti e politici che hanno lavorato parecchie settimane analizzando tutti gli aspetti del progetto presentato dalla proprietà.

"Innanzitutto – ha affermato Giovanni Gianola, presidente del circolo Acli di Seregno – l’obiettivo è quello di aprire un confronto pubblico e trasparente sul futuro della città. Il progetto depositato non è una rigenerazione urbana ma una mera operazione edilizia, priva di una visione pubblica. La città non può essere ridotta a rendita privata: serve un disegno che tenga insieme giustizia sociale, qualità ambientale e partecipazione democratica".

Il Piano integrato di intervento depositato dalla Anedo prevede la realizzazione di 4 edifici residenziali, tra cui una torre di 14 piani, 13.077 metri quadri di superficie lorda per una volumetria complessiva di 41.848 metri cubi, con un indice territoriale molto elevato e dotazioni pubbliche ridotte: un asilo nido di 350 metri quadri, oltre a circa 2mila metri quadri di verde. "La nostra proposta per una rigenerazione giusta parte da alcuni punti imprescindibili – dicono dalle Acli –. Più dotazioni pubbliche reali: verde connesso e fruibile, servizi educativi, una piazza utilizzabile da tutti, un mix sociale con quote di edilizia sociale e calmierata. E poi mobilità sostenibile: percorsi ciclabili sicuri, riqualificazione dell’asse via Cavour-corso Matteotti. Per questo chiediamo la rinegoziazione dell’accordo, riattivando subito il confronto sugli strumenti urbanistici". Il corposo dossier stilato dalle Acli è a disposizione dei seregnesi.