
Forze dell’ordine nella zona di via Watteau il giorno dello sgombero del Leoncavallo
Milano, 5 settembre 2025 – Il percorso per ora c'è, almeno nelle intenzioni degli organizzatori. Non è detto, però, che alla fine sarà quello il tragitto della manifestazione nazionale contro lo sgombero del centro sociale Leoncavallo.
Anzi. Le interlocuzioni delle prossime ore, che quasi certamente si protrarranno fino a stasera (se non fino a domattina), potrebbero modificare alcune tappe. O meglio, depennare l’ultima, sin dall’inizio la destinazione privilegiata per chi punta a portare in strada decine di migliaia di persone da mezza Italia per la causa del Leonka: piazza Duomo.
È improbabile che i funzionari dell’ordine pubblico diano il via libera alla conclusione all’ombra della Madonnina, non foss’altro perché da tempo il luogo simbolo della città viene preservato da eventi del genere (è stato così, ad esempio, per la mobilitazione pro Gaza del 12 aprile, dirottata all’Arco della Pace a dispetto dei desiderata dei movimenti filopalestinesi).
Tuttavia, ci sono diversi fattori da tenere in considerazione, alcuni dei quali saranno materia di valutazione in corso d’opera: a cominciare dall’evoluzione dell’antipasto di corteo dei centri sociali (preannunciato via social dal Cantiere ma non preavvisato ufficialmente), che dovrebbe muoversi nella tarda mattinata da piazza Duca d’Aosta per fare da coda al serpentone più nutrito (che a sua volta inizierà a prendere forma nel primo pomeriggio dalle parti di piazza Oberdan). Senza dimenticare l’andamento della manifestazione vera e propria, nonché le variabili legate ai cantieri stradali e agli appuntamenti già in calendario in quelle zone della metropoli.
Per adesso stiamo a quanto comunicato alla Questura dagli esponenti del Leo. Vale a dire: partenza alle 14.30 da Porta Venezia in direzione di viale Majno e poi dritti lungo la circonvallazione interna verso viale Bianca Maria, viale Regina Margherita e viale Caldara; poi la svolta a destra in corso di Porta Romana per rientrare in centro, ancora a destra in via Sforza e poi largo Augusto, piazza Fontana e piazza Duomo. Stando a quanto risulta al Giorno, l’ipotesi principale sul tavolo è quella che porta a un placet condizionato all’eliminazione dell’ultima tappa. Tradotto: si chiude in piazza Fontana, senza sconfinare nell’area della Cattedrale. Finirà così? Difficile fare previsioni.
Sullo sfondo resta un possibile piano B, un’alternativa con molto meno appeal per i manifestanti ma che non viene scartata a priori: puntare su largo Cairoli, così da avvicinarsi all’area del Parco Sempione per unirsi al festival antirazzista dedicato ad Abba, il diciannovenne Abdoul Guiebre ucciso in via Zuretti a colpi di spranga il 14 settembre 2008.
In attesa di capire dove andrà il corteo, ieri è stata una giornata importante per il futuro prossimo del Leonka, sfrattato il 21 agosto dall’ex cartiera di via Watteau a Greco. A una settimana dal varo delle linee d’indirizzo per l’assegnazione di alcune aree dismesse di via San Dionigi, in zona Porto di Mare, ieri la direzione Welfare e salute di Palazzo Marino ha lanciato l’avviso pubblico "di indagine esplorativa” per la raccolta di manifestazioni di interesse: tra i lotti a disposizione, c’è il numero 2 da 8mila metri quadrati con un capannone abbandonato al civico 117/A.
È quello l’immobile individuato per dare una nuova sede al centro sociale e completare un percorso di regolarizzazione che per anni ha segnato il passo e a cui lo sgombero ha impresso un’improvvisa accelerazione. C’è tempo fino alle 12 del 5 dicembre per farsi avanti, anche se i costi di bonifica e messa in sicurezza sono tutt’altro che ridotti.