BARBARA CALDEROLA
Monza Brianza

La crisi del colosso St di Agrate, i Dem incalzano: “Al tavolo in Regione ci sia anche Giorgetti”

Venerdì l’incontro sul futuro di Agrate: “La presenza di Urso non basta”. La mozione per chiedere al Pirellone di seguire il modello Sicilia

Tensione sempre più alta alla St di Agrate A rischio circa mille posti di lavoro

Tensione sempre più alta alla St di Agrate A rischio circa mille posti di lavoro

Agrate (Monza e Brianza), 12 maggio 2025 – ”​​​​​​Non basta la visita del ministro Adolfo Urso: al confronto con la Regione sul futuro di St deve partecipare anche Giancarlo Giorgetti”. Mozione del Pd al Pirellone, a firmarla, Gigi Ponti, consigliere brianzolo, e il capogruppo Pierfrancesco Majorino. Sarà discussa domani in una settimana importante per il futuro della multinazionale dei semiconduttori in Brianza. Al centro, la crisi del colosso del chip e il ruolo del polo di Agrate interessato da un’operazione di alleggerimento annunciata dai vertici, “almeno 800 esuberi”, ma per i sindacati si arriverebbe “al doppio”. Così, i dem chiedono a Palazzo Lombardia “di puntare sugli investimenti, come in Sicilia”. 

Tremila assunzioni in Sicilia 

Nel sito di Catania, infatti, il nuovo accordo firmato sui circuiti elettronici porterà 3mila assunzioni, in Brianza, invece le prospettive sono opposte. “È necessario che il Gruppo condivida un’iniziativa strategica credibile sullo sviluppo del settore”, spiega la mozione che chiede anche che “nella prima seduta utile del Consiglio siano riferiti gli esiti dell’incontro di venerdì a Palazzo Lombardia fra le parti”, “quali iniziative saranno messe in campo a tutela dei lavoratori”, e di adottare “come ha fatto la Regione Sicilia misure di finanziamento e compartecipazione ai programmi di sviluppo del sito di Agrate a tutela dell’occupazione e delle prospettive in Lombardia”.  

“No ai licenziamenti” 

L’obiettivo? “Scongiurare i licenziamenti, che nella nostra regione colpirebbero tra le 800 e le mille persone, anche per una logica di comparto – spiegano i consiglieri -. Se il piano della società è a favore del sito francese, è giusto sottolineare quanto sia evidente la sproporzione fra la capacità produttiva dell’impianto brianzolo rispetto a quello di Crolles, anche in termini di innovazione dei dispositivi prodotti e delle attività di ricerca e sviluppo”. Non solo. 

L'esempio di Catania 

“Per Catania è stato firmato un ‘Contratto di sviluppo’ che prevede investimenti entro il 2033 di 5 miliardi di euro, con aiuti di Stato di 2 miliardi, di cui 300 milioni con fondi messi a disposizione da Regione Sicilia, puntando sui dispositivi innovativi in carburo di silicio, cruciali per la transizione energetica e l’elettrificazione dell’auto. Per questo è fondamentale che Regione Lombardia segua le tracce della Sicilia e ottenga le necessarie garanzie di tutela del polo di Agrate a salvaguardia dei lavoratori, della competitività tecnologica, produttiva e degli impatti sull’indotto e l’ecosistema locale”. Da qui la necessità della presenza al tavolo del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.