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Pier Silvio Berlusconi: “La politica? Adesso no ma non lo escludo. Se dopo Sala perdono a Milano sono veramente messi male”

L’amministratore delegato di Mediaset non intende (per ora) seguire le orme del padre che “scese in campo” a 58 anni con Forza Italia. Sulle amministrative del 2027: “Va trovato il candidato giusto, al di là del partito. Non come a Genova”

Pier Silvio Berlusconi, 56 anni, amministratore delegato di Mfe-Mediaset, ha parlato anche di politica a margine della presentazione alla stampa dei nuovi palinsesti tv

Pier Silvio Berlusconi, 56 anni, amministratore delegato di Mfe-Mediaset, ha parlato anche di politica a margine della presentazione alla stampa dei nuovi palinsesti tv

Cologno Monzese (Milano), 9 luglio – “Io ho 56 anni, mio padre è entrato in politica a 58... io oggi non ho nessuna intenzione e non penso alla politica. Guardando al futuro non lo escludo, ma così come non escludo tante altre cose nella mia vita, ossia che a un certo punto io possa dire 'sai che c'è, una sfida completamente nuova, perché no?'. Ma è sciocco parlarne oggi, perché oggi non ha alcuna concretezza".

A ruota libera

Così Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe-Mediaset, a margine della presentazione alla stampa dei nuovi palinsesti tv, parlando di politica nazionale e locale. "Io sono felicissimo di fare quello che faccio, amo Mediaset, amo i miei collaboratori, ho una squadra che è sempre più mia", ha proseguito. "Detto questo, io amo il rapporto con le persone. La passione nei confronti del rapporto con le persone normali è una cosa che a me travolge, quindi tendo a far coincidere la politica con questa passione, ma la politica è anche tante altre cose, tra cui compromessi trattativa, quindi non lo so...".

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Il figlio del Cav ha comunque escluso che una sua eventuale futura discesa in campo col centrodestra potesse partire da Milano, dove si voterà per il sindaco nel 2027: "Io non vivo a Milano e non vivo la città", ha detto. A tal proposito ha sottolineato: “Se perdono dopo Sala sono messi veramente male". Laconica, dunque, la risposta a chi gli chiedeva se la gestione del secondo mandato del sindaco Beppe Sala potesse favorire il centrodestra alle elezioni del 2027.

Da sinistra, Giuseppe Sala, Pier Silvio Berlusconi e il padre Silvio
Da sinistra, Giuseppe Sala, Pier Silvio Berlusconi e il padre Silvio

"Dipende tutto dal candidato, se lo trovano giusto, al di là dell'appartenenza a un partito, è tutto lì...” - ha poi aggiunto –. A Genova hanno sbagliato completamente candidato. Non importa se sia civile o politico ma che sia dentro alla società, deve essere percepito dalla comunità, altrimenti è finita".

Il Monza e il calcio

Poi Pier Silvio ha parlato di calcio e della vendita del Monza da parte di Fininvest al fondo americano Beckett Layne Ventures: "Giusta per noi e giusta per il club che avrà degli investitori che credono in un sogno di crescita. Mio papà e Galliani si sono inventati questo sogno, era il loro sogno. Non essendoci le condizioni perché nessuno di noi in famiglia si potesse dedicare con la passione dovuta e il tempo dovuto, secondo me è giusto cosi, non solo per noi ma ance per il Monza. Il calcio o è una passione o non ha senso".

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Adriano Galliani e Pier Silvio Berlusconi

Diritti tv

Parlando invece dei diritti tv delle partite di calcio, Pier Silvio Berlusconi ha spiegato: "ovvio che vorremmo di più della Coppa Italia, ma sul calcio non ci possiamo arrivare purtroppo, il calcio vero è inarrivabile. Le cifre cui sono arrivate le piattaforme pay per il calcio sono delle follie".