
Giuseppe Sala ha parlato con i cronisti a margine dell’evento “Le sfide di Domani” al Teatro Franco Parenti
Milano, 10 maggio 2025 – “Non commento sondaggi sui singoli, però secondo me" alle prossime elezioni comunali "c'è la possibilità che il centrosinistra vinca ancora, c'è eccome". È un Giuseppe Sala a tutto tondo quello che ha parlato questa mattina con i cronisti a margine dell'evento “Le sfide di Domani” al Teatro Franco Parenti. “Questa è una città che è posizionata, lo abbiamo visto, in tutte le elezioni, da quando sono sindaco abbiamo vinto ovviamente non solo alle comunali, ma alle europee e regionali, alle politiche - ha proseguito -, e lo dico per quanto riguarda i voti su Milano. La città apparentemente ha ancora voglia di esprimere una leadership di centrosinistra, quindi io partirei da questo".
I “papabili” del centrosinistra
"Poi il candidato condiziona molto, perché i milanesi guardano il sindaco", ha spiegato ancora Sala. Tra i candidati possibili per il centrosinistra si sono fatti i nomi dell'esponente del Pd Pierfrancesco Majorino e del giornalista Mario Calabresi, che ha già detto però di non essere interessato. "Quando mi hanno chiesto se Calabresi poteva essere un buon candidato ho detto di sì, ma ci mancherebbe, come lo direi di altri - ha ricordato il sindaco -, però che Calabresi voglia mettersi a disposizione, che sia in grado di convincere, non lo so". I tempi per questo "sono ancora prematuri, se si cominciasse a parlare adesso si creerebbe un danno a tutti, quindi rimanderei tutto dopo le Olimpiadi", ha concluso.
Un nome comune
Quanto al nome da proporre ai cittadini, a fronte delle dichiarazioni di Carlo Calenda che ha detto, ieri, che Azione presenterà un proprio candidato, “penso che sarebbe un grande vantaggio che la sinistra riuscisse a stare tutta assieme, non è semplice, perché questa lunga stagione, che anche io e le mie giunte abbiamo incarnato, è una stagione, non dico particolare, ma è stata caratterizzata da uno sviluppo di Milano, da un'apertura internazionale, da un'attività di rigenerazione urbana, che è evidente che a tutti non piace".
"Io certo non penso che chi mi succederà, perlomeno come candidato a sinistra, dica 'bene, andiamo avanti col lavoro di Sala', non avrebbe senso. L'ho detto mille volte, lo ricordo, quando mi sono candidato ho detto 'io non sono Giuliano Pisapia, ma rispetto molto il suo lavoro'. Il punto è questo, il rispetto del lavoro, quindi non so se tutta la sinistra abbia tutta questa voglia di rispettare il lavoro che è stato fatto in questi anni, questo condizionerà ovviamente la presenza di un'altra parte, dire che sia il centro è una semplificazione, però tanto per intenderci, quindi è una sintesi non semplice che mi auguro si trovi; adesso è presto, però credo che ci sia molto da lavorare".
Un occhio al centrodestra
"Quello che mi auguro per le elezioni comunali" che si terranno nel 2027 a Milano "è che ci sia un candidato forte a sinistra e un candidato forte a destra, che la città sia contendibile". L'auspicio del sindaco quindi è che ci sia un candidato "forte anche a destra, perché quello che vuole un sindaco è che la città rimanga in buone mani - ha aggiunto -. Non so se sarei contento di vedere un candidato forte a sinistra e a destra, uno a caso, che se per caso vince rimane sempre uno a caso".
Sullo stadio e sull’urbanistica
Commentando la richiesta dei capigruppo del centrodestra a Palazzo Marino che il primo cittadino venga a riferire in aula su temi come l'urbanistica e lo stadio, "non c'è nulla da riferire" in Consiglio comunale, "io andrò in aula quando posso, come sempre". Inoltre, "mi invitano a riferire, ad avere un rapporto con loro, io ho risposto 'benissimo il confronto, ma il confronto deve essere civile', ricordando loro che in Consiglio comunale non si prendono i documenti amministrativi e li si buttano nel cestino, non si fanno schiamazzi, non si va avanti a cartelli, se questo è il comportamento poi diventa difficile la collaborazione". In ogni caso, il sindaco ha ribadito che "non c'è nulla da riferire, il riferire è per attivare le solite polemiche a favore di telecamera o di quello che voi scrivete". "Il Sindaco deve riconoscere il ruolo e il valore del Consiglio comunale, e questi signori devono riconoscere il fatto che siamo a Milano, nella tradizione del Consiglio comunale certe cose non si devono vedere". "Li ho anche invitati a un caffè nel mio ufficio per discutere su come vogliamo procedere", ha concluso.