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A Milano box per gli animali d'affezione nelle strutture per senza dimora: “Così non dovranno separarsi”

L’iniziativa del Comune. L’obiettivo: aiutare i fragili ad accedere a servizi essenziali come le docce o le mense, rimuovendo gli ostacoli che lo impediscono

Un box all'Opera San Francesco

Un box all'Opera San Francesco

Milano, 14 luglio 2025 – Il Comune di Milano ha aderito al progetto ‘Amici di strada, compagni di vita’. L’obiettivo? Supportare le persone senza dimora nell’accesso ai servizi essenziali. Palazzo Marino ha fatti sapere che attraverso l’installazione di appositi box, permetterà alle persone di non separarsi dal proprio animale d’affezione. Il progetto, promosso da Fondazione Save the Dogs and other animals, ha portato all’attivazione di due box presso le docce comunali di via Pucci, gestite dalla cooperativa Detto Fatto, e di un box presso il centro di accoglienza di via Saponaro, gestito da Fondazione Fratelli di San Francesco. 

Un senzatetto in strada con il cane
Un senzatetto in strada con il cane (foto di archivio)

La formazione degli operatori 

Gli operatori e le operatrici delle strutture hanno, inoltre, potuto usufruire di una formazione specifica sul corretto utilizzo dei dispositivi, su come aiutare l’animale a gestire il distacco temporaneo e sulle modalità di primo intervento in caso di necessità. In questo modo le persone senza dimora potranno lasciare in sicurezza il proprio cane e accedere ai servizi igienici, alle docce, alla lavanderia di via Pucci e anche al servizio mensa di via Saponaro. 

Dove si trovano i box  

Ad oggi, sono dieci i box installati a Milano in cinque servizi della città: oltre a via Pucci e via Saponaro, ci sono i tre attivi presso il centro diurno Drop-in di Fondazione Somaschi Onlus dedicato ai senza dimora con problemi di dipendenza, i due attivi presso la sede di via Kramer di Opera San Francesco per i Poveri, dove sono a disposizione servizi di accoglienza, docce e guardaroba, e i due presso poliambulatorio e lo sportello farmaci di piazzale Velasquez, gestiti sempre da Opera San Francesco per i Poveri.

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Bertolé: lavoriamo per la reinclusione sociale  

L’attivazione dei box si inserisce nell’ambito della coprogettazione coordinata dal Comune di Milano e dedicata al contrasto della grave marginalità, che vede la partecipazione di tante realtà cittadine del Terzo settore che ogni giorno lavorano con gli uffici dell’Assessorato al Welfare e Salute per consolidare la rete cittadina che si occupa di chi non ha una casa. “Lavoriamo ogni giorno - dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé - per coinvolgere le persone senza dimora nei percorsi di reinclusione sociale. Aiutarli ad accedere a servizi essenziali come le docce o le mense, rimuovendo gli ostacoli che lo impediscono, ci aiuta a raggiungere il nostro obiettivo, tutelando allo stesso tempo i loro amici a quattro zampe: gli operatori e i volontari dei servizi potranno, infatti, verificare durante la loro permanenza nei box il loro stato di salute e istruire i loro padroni su eventuali interventi di cura necessari. La sperimentazione parte per la prima volta in un luogo pubblico e ci auguriamo possa essere estesa anche a contesti più complessi con permanenze più lunghe”.

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Turetta: non vogliamo lasciare indietro nessuno 

“Questo progetto - spiega Sara Turetta, presidente di Save the Dogs and other Animals - nasce dalla volontà di non lasciare indietro nessuno, nemmeno gli animali che spesso rappresentano l’unico legame affettivo per chi vive in strada. Grazie alla collaborazione concreta con il Comune di Milano e alle realtà del Terzo settore, stiamo costruendo una rete di accoglienza più inclusiva, che riconosce il valore insostituibile del legame tra persone e animali. È un piccolo passo, ma carico di significato: un modello replicabile che auspichiamo possa essere esteso anche ad altri servizi e città”.