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Loro Piana sotto inchiesta: “caporalato e operai cinesi” per “massimizzare il profitto”. Il ceo è il figlio di Bernard Arnault

Il Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria per il marchio posseduto dalla multinazionale LVMH e presieduto da Antoine Arnault, erede del quinto uomo più ricco del mondo. Emerso un sistema di appalti e subappalti

Loro Piana comincia la propria attività di mercanti di lana all'inizio del diciannovesimo secolo. Nel 2013 il marchio è stato acquistata (80% del capitale) dalla multinazionale francese LVMH

Loro Piana comincia la propria attività di mercanti di lana all'inizio del diciannovesimo secolo. Nel 2013 il marchio è stato acquistata (80% del capitale) dalla multinazionale francese LVMH

Milano – Un sistema di appalti e subappalti, con lavoratori cinesi sfruttati in opifici fatiscenti e insicuri, per “massimizzare il profitto”. Trema ancora una volta il mondo del lusso. Il Tribunale di Milano ha disposto un provvedimento di amministrazione giudiziaria per un anno nei confronti di Loro Piana, storico marchio di moda di alta gamma che ha come presidente del consiglio di amministrazione Antoine Arnault, figlio di Bernard, in rappresentanza del colosso LVMH.

La decisione dei giudici della sezione misure di prevenzione riguarda un’inchiesta condotta dal pubblico ministero Paolo Storari, che ha accertato come Loro Piana abbia affidato la produzione di capi di abbigliamento, incluse giacche, a fornitori esterni. La produzione sarebbe avvenuta in contesti caratterizzati da “sfruttamento del lavoro”. Loro Piana (2.294 dipendenti, quasi 1,7 miliardi di euro di ricavi nel 2024 e 389 milioni di euro di utile) è l’ennesimo marchio dell’alta moda finito nel mirino della magistratura milanese per presunte violazioni legate al lavoro.

Cosa hanno scoperto gli inquirenti

Secondo le indagini condotte dal Gruppo per la Tutela del Lavoro di Milano, l’azienda vercellese del cachemire sarebbe stata incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo. Non avrebbe, in sostanza, verificato le reali condizioni di lavoro, in particolare nelle aziende appaltatrici. In questo modo avrebbe agevolato colposamente il caporalato.

La ricostruzione dell’inchiesta rivela un sistema complesso di appalti e subappalti. Le indagini svolte dalla Procura di Milano hanno “consentito di appurare come la Loro Piana spa abbia affidato la produzione dei capi di abbigliamento (tra cui le giacche) in via diretta alla Evergreen Fashion Group srl”.

Secondo l’inchiesta, la casa di moda ha affidato la realizzazione di capi di abbigliamento (tra cui giacche in cashmere) ad una società esterna, la Evergreen, la quale, non essendo in grado di produrre i capi richiesti, avrebbe subappaltato il lavoro alla Sor-Man snc di Nova Milanese, anch’essa senza una adeguata capacità produttiva.

Tribunale Milano, amministrazione giudiziaria di Loro Piana
L'operazione dei carabinieri negli opifici cinesi

Il sistema di sfruttamento negli opifici cinesi

Quest’ultima azienda, è la ricostruzione della Procura, si sarebbe rivolta, anche per abbattere i costi, ad opifici cinesi chiusi dai militari e uno dei titolari arrestati a maggio – che, si legge nel provvedimento dei giudici, si sarebbero serviti di “manodopera irregolare e clandestina, in ambienti di lavoro insalubri e pericolosi”, alloggiata “in dormitori abusivi al fine di attingere mera manovalanza in qualsiasi orario del giorno/notte e sottoponendo a turni lavorativi (...) di gran lunga superiori a quelli contrattualmente previsti”.

Un sistema questo che avrebbe consentito di realizzare una massimizzazione dei profitti inducendo l’opificio cinese che produce effettivamente i manufatti ad abbattere i costi da lavoro (contributivi, assicurativi e imposte dirette) facendo ricorso a manovalanza “in nero” e clandestina, non osservando le norme relative alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro nonché non rispettando i Contratti collettivi nazionali di lavoro di settore riguardo retribuzioni della manodopera, orari di lavoro, pause e ferie.

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Le responsabilità di Loro Piana

Per il Tribunale tale “meccanismo è stato colposamente alimentato dalla Loro Piana spa che non ha verificato la reale capacità imprenditoriale delle società appaltatrici e sub-appaltatrici (la Sor-Man), alle quali affidare la produzione, e non ha nel corso degli anni eseguito efficaci ispezioni o audit per appurare in concreto l’operatività della catena produttiva e le effettive condizioni lavorative e gli ambienti di lavoro”.

Secondo quanto emerso dalle indagini, che hanno ricostruito la filiera, Loro Piana appalta la produzione dei capi in cashmere alla società Evergreen, che ha solo “sette operaie” e quasi nessun macchinario. Un dato che, secondo gli inquirenti, evidenzia l’inadeguatezza del sistema di controlli adottato dall’azienda.

Che cos’è l’amministrazione giudiziaria

L’amministrazione giudiziaria è un istituto giuridico preventivo utilizzato principalmente, ma non solo, per contrastare la criminalità organizzata e recuperare beni all’economia legale. Si tratta di una forma di gestione temporanea di beni o aziende sequestrati durante procedimenti penali. Il tribunale nomina un amministratore giudiziario che ha il compito di garantire la continuità delle attività garantendo il rispetto della legge, tutelando gli interessi dei creditori e mantenendo il ciclo produttivo.

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Chi è Antoine Arnault

Antoine Arnault, nato nel 1977, è il secondogenito e figlio maggiore del miliardario Bernard Arnault, patron di LVMH nonché quindi uomo più ricco del mondo. Attualmente ricopre il ruolo di vice-presidente e amministratore delegato di Christian Dior Se, la holding attraverso cui la famiglia Arnault controlla LVMH. Nel gruppo, Antoine è direttore comunicazione, immagine e ambiente, e siede nel consiglio di amministrazione di LVMH insieme al padre e alla sorella Delphine.

Al centro, Antoine Arnault
Al centro, Antoine Arnault

Il giovane Arnault ha costruito la sua carriera nel lusso, avendo precedentemente guidato brand come Berluti. La sua figura è considerata centrale nell’eventuale successione alla guida dell’impero LVMH, con un patrimonio di famiglia stimato in oltre 100 miliardi di dollari.

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Le conseguenze per il brand

Il provvedimento rappresenta una situazione inedita per un marchio di tale prestigio internazionale. Loro Piana, acquisita da LVMH nel 2013, è sinonimo di eccellenza nella lavorazione di tessuti pregiati come cashmere e lana. L’amministrazione giudiziaria dovrà ora garantire che l’azienda operi nel rispetto delle norme sul lavoro, mantenendo al contempo la produzione e l’occupazione.