
Strada allagata a Milano. Nel riquadro Giorgio Maione, assessore regionale all’Ambiente
Milano – Giorgio Maione, assessore regionale all’Ambiente, lo definisce “il provvedimento bandiera della legislatura”. Per le opposizioni di centrosinistra si tratta, invece, di “una grande occasione persa”.
Il riferimento è, in ambo i casi, alla legge sul clima varata ieri dal Consiglio regionale con 41 voti favorevoli, tutti della maggioranza di centrodestra, 19 contrari e un astenuto. Una legge che per quest’anno sarà finanziata con 400mila euro. “Il provvedimento si concentra su due pilastri fondamentali – spiega Maione –: da un lato la mitigazione, quindi la riduzione delle emissioni di gas serra, e dall’altro l’adattamento per affrontare gli eventi meteorologici estremi, per ridurre la formazione delle isole di calore, per adeguare le coltivazioni e orientare lo sviluppo delle aree montane”.
“Si tratta della prima legge in Italia che va ad inquadrare la strategia climatica di una Regione – spiega Giacomo Cosentino, vicepresidente del Consiglio regionale eletto nelle fila di Lombardia Ideale, lo stesso partito dell’assessore, detto altrimenti la lista civica del governatore Attilio Fontana –. Questa è una legge cornice che va nella direzione dell’efficientamento energetico, del nucleare, dell’adattamento del suolo al cambiamento climatico, ad esempio attraverso la realizzazione di vasche drenanti, ma anche nella direzione della riduzione delle emissioni sia attraverso nuove piantumazioni sia attraverso la sostituzione dell’asfalto con l’erba come già fatto con il programma “strade verdi“.
Tutto questo tramite lo strumento dei Patti Territoriali di Sostenibilità nei quali si raccoglieranno, dal basso, e poi si finanzieranno studi e progetti in partneriato pubblico-privato. Inoltre è prevista una piattaforma informatica nella quale confluiranno i dati sul clima e sull’impatto del cambiamento climatico sulla salute dei lombardi in modo da poter predisporre azioni specifiche”. “Tra le misure sostenute da Fratelli d’Italia nella nuova legge – fa sapere Giacomo Zamperini, consigliere regionale meloniano – c’è il riconoscimento del ruolo delle biomasse legnose nella transizione ecologica, soprattutto nei territori montani e rurali, la valorizzazione del biometano da frazione organica del rifiuto solido urbano e l’attenzione alle esigenze dei piccoli Comuni e delle aree interne”.
“Questa legge è una clamorosa occasione persa – attacca Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Consiglio regionale –. Non ci sono fondi per l’efficientamento energetico delle case, a partire da quelle popolari, per il sostegno alla mobilità sostenibile, non c’è l’aiuto ai lavoratori e alle imprese coinvolte dalla transizione ecologica. Tanti buoni propositi da una Giunta regionale che ha coltivato il negazionismo climatico, mettendo a capo dell’Agenzia per la Protezione dell’ambiente Lucia Lo Palo e portando avanti proposte che vanno contro la transizione ecologica”.
“Più che una legge è una foglia di fico – contesta Paola Pollini, consigliera regionale del M5S –. Non possiamo accettare la promozione del nucleare nonostante due referendum abbiano già sancito chiaramente il ‘no’ degli italiani. Allo stesso tempo si incentiva l’idrogeno, ma non quello verde, e si spingono biogas e biometano, che di sostenibile hanno ben poco”.
“Evidente mancanza di risorse e di visione: sono queste le criticità maggiori di una legge che nasconde tutte le contraddizioni interne alla maggioranza, dove sono presenti anche voci negazioniste – rimarca Michela Palestra, capogruppo del Patto Civico –. Questo provvedimento non può che lasciare l’amaro in bocca per l’ennesima occasione persa”.
Infine Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra: “Il testo enuncia l’intenzione di contribuire alla neutralità carbonica entro il 2050 su scala europea ma mantiene un’ambiguità: se questo sia o no un obiettivo anche su scala regionale. Noi riteniamo fondamentale aumentare l’apporto energetico del fotovoltaico sulle coperture di edifici, parcheggi e piazzali, sostenere le comunità energetiche comunali e sovracomunali estendendo le iniziative alle attività di commercio al dettaglio e alle strutture pubbliche e private di cura”.