
Una ragazza al cellulare (foto di archivio)
Monza, 14 Luglio 2025 - Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza hanno sottoposto a fermo in carcere un 24enne colombiano per violenza sessuale nei confronti di una 13enne adescata su Instagram fingendosi un 17enne. Il colombiano, da un anno residente a Monza, incensurato, avrebbe chattato con la ragazzina, anche lei monzese, per una settimana, per poi proporle di vedersi nel pomeriggio di giovedì scorso in centro città.
La 13enne si trovava con un'amica e il fratello, ma il 24enne l'avrebbe convinta ad incontrarsi da soli. Da largo Mazzini il giovane l'ha portata in una zona isolata poco distante, dietro il teatro Binario 7, dove stazionano sbandati e assuntori di droga e lì, mettendo una coperta a terra e invitandola prima a togliersi le scarpe e rilassarsi, l'ha violentata in pieno giorno. Dopo l'abuso sessuale la 13enne si è confidata con un'amica, che l'ha convinta a chiamare la polizia.
La vittima è stata accompagnata alla clinica Mangiagalli a Milano, dove la violenza è stata confermata dagli specialisti. Dal nome in possesso della ragazzina, dal profilo social del colombiano e dalle telecamere della zona gli agenti sono risaliti al 24enne e l'hanno sottoposto a fermo per violenza sessuale aggravata prima che prendesse l'aereo per la Colombia, un biglietto andata e ritorno che gli avevano acquistato i genitori, ma in data precedente al fatto e con partenza a fine mese.
Oggi la gip del Tribunale di Monza Silvia Pansini ha interrogato il 24enne in carcere per la convalida del fermo e il giovane, difeso d'ufficio dall'avvocato Marco Lacchei e con l'ausilio di un interprete in lingua spagnola perché non capisce bene l'italiano, si è avvalso della facoltà di non rispondere.