
L’avanzamento dei cantieri negli ex insediamenti industriali di Pregnana Milanese, dove arriveranno i data center e un azienda cinese specializzata nella costruzione di pannelli fotovoltaici hi tech
Pregnana Milanese (Milano) – Quattro aree industriali dismesse e abbandonate, alcune da molti anni, come è il caso dell’ex Olivetti, chiusa definitivamente nel 2010. La realizzazione di tre Data Center da parte di altrettanti operatori e l’apertura di un’azienda italo-cinese che produce e distribuisce pannelli fotovoltaici. Sviluppo, lavoro e opportunità. Passa da qui la reindustrializzazione di Pregnana Milanese, da quattro aree dove sorgevano eccellenze industriali del nostro Paese e dove lavoravano migliaia di persone che si preparano finalmente a una ‘second life’. È il sindaco Angelo Bosani a raccontare quello che sta succedendo in città a partire dall’area ex Citroën di viale dell’Industria, un’area da 70.000 metri quadrati.
“Qui sono iniziati i lavori di demolizione dei vecchi capannoni per fare posto al primo dei data center che sorgeranno - spiega Bosani -. È già stato presentato il Piano Attuativo, l’avvio dei lavori è soggetto ad una procedura di Valutazione Ambientale che vede coinvolti gli Enti superiori e che sarà fatta nel 2026. L’operatore, che è una società asiatica che sviluppa impianti di questo tipo in tutto il mondo e che ha già in corso altre operazioni analoghe in Italia, prevede di realizzare gli impianti nel 2027 e accendere i primi server alla fine del 2028”. A quel punto saranno creati 60-80 posti di lavoro. Il Comune incasserà oneri di urbanizzazione pari a circa 6.000.000 di euro e interventi di compensazione ambientale che interesseranno prevalentemente il verde cittadino.
Il secondo data center sorgerà invece nell’area ex Olivetti (ex Bull), la più grande delle quattro che cambieranno volto con la sua superficie di 185.000 metri quadrati, anche se la volumetria generata sarà la stessa degli altri due centri di elaborazioni dati. In questo caso si rinnova il legame storico tra Pregnana Milanese e l’innovazione informatica: fin dai tempi di Olivetti negli anni Sessanta in quest’area dietro alla stazione, nel Centro Ricerca e Sviluppo, sono state sviluppate soluzioni e programmi informatici all’avanguardia.
“Qui hanno avviato le operazioni di pulizia dell’area - dettaglia il sindaco Bosani - poi si procederà con la demolizione vera e propria. I tempi di realizzazione sono più lunghi, inoltre è prevista la cessione al Comune di metà dell’area. Noi stiamo valutando quali progetti e servizi realizzare, al vaglio ci sono tre ipotesi, un pensionato per studenti e di questo ne abbiamo già parlato con la Statale, housing sociale per anziani o attrezzature sportive. Oltre ad una parte di verde pubblico come compensazione ambientale”. I posti di lavoro in questo caso saranno tra i 60 e i 100 e gli oneri attesi pari a circa 6 milioni.
Il terzo data center sorgerà poi nell’area ex Iveco, gli operatori hanno già presentato il Piano Attuativo e l’iter dovrebbe concludersi entro la metà del 2026. Qui saranno creati un centinaio di nuovi posti di lavoro. La quarta area interessata da progetti di rigenerazione industriale si trova in viale Dell’Industria (accanto alla sede di Regazzetti). Si tratta di una fabbrica vuota da anni. “Il piano di sviluppo è portato avanti da OK Group, società multinazionale partner della Huawei e appartenente a una holding con sede a Hong Kong. La società produce e distribuisce pannelli fotovoltaici e relativi componenti elettronici per realizzare impianti per la produzione elettrica sostenibile - conclude il sindaco - Il piano urbanistico e il permesso di costruire sono già stati approvati e dopo la demolizione dei piccoli capannoni esistenti sull’area è iniziata la realizzazione dei nuovi grandi capannoni”. L’azienda aprirà entro il 2027 e darà lavoro a circa 30 dipendenti. Il Comune di Pregnana ha già incassato una parte degli oneri di urbanizzazione previsti, che superano il milione di euro.