
Ricorso di Legambiente Lombardia contro la decisione dell’Amministrazione
Arriva al Tar della Lombardia il progetto per la realizzazione di un data center a Bollate: Legambiente Lombardia ha depositato il ricorso contro la decisione dell’amministrazione comunale di autorizzare l’insediamento di un data center in un’area verde tra Cascina del Sole e Cassina Nuova a ridosso della A52, l’ex Rho Monza. "Il data center dovrebbe sorgere al posto di dodici ettari di terreni verdi in un’area densamente urbanizzata tra Parco Nord Milano e Parco delle Groane - afferma Legambiente -. La Lombardia è piena di aree dismesse, insediare nuove attività industriali su suoli liberi porta benefici solo agli operatori coinvolti e non risolve anzi aggrava i problemi del territorio".
Il ricorso arriva dopo mesi di proteste sul territorio da parte del circolo bollatese di Legambiente per bloccare il progetto, ma invano. L’amministrazione comunale non ha cambiato idea, l’iter è andato avanti, tra poche settimane si chiuderà la fase di approvazione della variante. Il passo successivo sarà la convenzione urbanistica di conformità alle regole del Pgt e il rilascio concessione edilizia. Tra le motivazioni si cui si fonda il ricorso c’è "la scadenza del Piano urbanistico che aveva confermato la destinazione produttiva dell’area, oltre al fatto che nella procedura di valutazione ambientale non è stato considerato l’impatto rilevante delle opere per realizzare l’elettrodotto interrato ad alta tensione, che dovrebbe attraversare con un tracciato di ben sette chilometri il territorio di Bollate e del Parco delle Groane, per collegare il data center alla cabina elettrica di Ospiate".
Inoltre quella su cui dovrebbe sorgere il data center è un’area strategica per la rete ecologica metropolitana: si tratta di un corridoio ecologico tra le aree agricole che si collegano al Parco delle Groane e gli adiacenti campi della Balossa.
"Il nostro ricorso pone questioni cruciali anche in merito ad aspetti che sono stati troppo a lungo controversi, sull’applicazione della normativa urbanistica regionale e delle leggi nazionali, di derivazione europea, che presiedono alla valutazione degli impatti dei grandi interventi di trasformazione del territorio - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - ci preme affermare il principio che in Lombardia, le nuove funzioni produttive devono essere occasioni di riabilitazione delle troppe aree abbandonate dall’industrializzazione dei decenni passati".