
L'amministratore delegato di MC2 Live Andrea Pieroni ha potuto annunciare che il prossimo 17 giugno gli Iron Maiden si esibiranno nella Scala del rock. È la prima volta che l’heavy metal varca la soglia dello stadio milanese.
Milano – Nel 2023 ha polemizzato proprio dalle pagine del Giorno (“il metal a San Siro non è gradito”), nel 2024 ha scritto a Comune, M-I Stadio e Assoconcerti denunciando la scarsa trasparenza nell’assegnazione delle date al Meazza. Ma alla fine, giovedì scorso, l’amministratore delegato di MC2 Live Andrea Pieroni ha potuto annunciare che il prossimo 17 giugno gli Iron Maiden si esibiranno nella Scala del rock. È la prima volta che l’heavy metal varca la soglia dello stadio milanese.
Pieroni, è cambiato qualcosa?
“Sì, certo, altrimenti non avrei potuto annunciare il concerto della band inglese a San Siro. Da un anno a questa parte ho riscontrato molta più attenzione da parte di chi gestisce il Meazza. Mi hanno contattato in svariate occasioni per chiedermi se qualche artista di MC2 aspirava ad esibirsi nella Scala del calcio. Ho accolto con piacere questa disponibilità e quando c’è stato un artista “da San Siro“ pronto a suonare lì abbiamo individuato una data che andasse bene a tutti e abbiamo concluso l’accordo per gli Iron Maiden”.
Protestare e farsi sentire ha portato a un risultato concreto?
“Penso proprio di sì (Pieroni sorride, ndr). Ci sono stati anche alcuni avvicendamenti all’interno di M-I Stadio (la società controllata da Milan e Inter che gestisce lo stadio, ndr) e i nuovi responsabili si sono dimostrati più attenti a certe dinamiche e a dimostrare che lo stadio è a disposizione di tutti i promoter interessati e, soprattutto, di artisti internazionali la cui presenza dà prestigio all’impianto. Per un gruppo come gli Iron Maiden, con 50 anni di carriera alle spalle ma che non hanno mai suonato nello stadio milanese, è il giusto coronamento di una storia che li ha visti grandi protagonisti in tutto il mondo. Oltretutto, la scorsa estate la band inglese ha suonato allo stadio Euganeo di Padova attirando 40 mila spettatori: tutto esaurito”.
A Milano gli Iron Maiden replicheranno lo stesso spettacolo visto a Padova?
“Qualcosa di nuovo ci sarà. Vedremo i dettagli più avanti”.
La notizia, dicevamo all’inizio, è che il metal sbarca a San Siro...
“Suonare in uno stadio così importante e con una capienza di un certo livello (circa 60 mila spettatori, ndr) richiede artisti di un certo livello. Il metal è un genere molto seguito in Italia ma gli artisti che possono permettersi di suonare in posti così grandi non sono tantissimi. I nomi sono sempre quelli: Iron Maiden, Metallica, System of a Down... Sei o sette band. Non di più”.
MC2 sta portando in Italia anche gruppi più giovani rispetto ai mostri sacri. Il metal è vivo?
“Il genere è in continua evoluzione. Le band metal più moderne non suonano più il metal stile anni Ottanta o Novanta. Il nuovo metal è contaminato da altri generi e da altre influenze. Io sono sempre stato favorevole alla diversità. Mi piace l’inclusione, non l’esclusione. L’arte deve essere inclusiva. L’arte è di tutti. Per cui anche il metal si appropria di altri generi, li fa suoi e li mescola per rinnovarsi e per migliorare. Attualmente ci sono tanti gruppi che magari ancora a livello di comunicazione mainstream non hanno spazio ma che poi quando annunciano date vendono moltissimi biglietti. Il pubblico è più attento di quanto si creda”.
Un esempio?
“I Lorna Shore al Palasport di Padova il prossimo 1° febbraio. Abbiamo già venduto il 70% dei biglietti. probabilmente faremo sold out. Certo, parliamo di 5.500 persone, non di 50 mila, ma il segnale è molto positivo”.
Altre band in forte ascesa?
“Bring Me the Horizon, Bullet for My Valentine... Dopo 35 anni di carriera da promoter di concerti metal, non ricordo un periodo così florido a livello di nuovi gruppi, nonostante la discografia per questo tipo di musica sia praticamente morta. Nessun più compra i dischi. I biglietti per i concerti, invece, sono centinaia di migliaia ogni anno. C’è voglia di metal dal vivo”.
Alcune delle nuove band potranno mai riempire San Siro?
“Io credo proprio di sì. Quando i gruppi più grandi dovranno ritirarsi per motivi anagrafici, ci sarà un ricambio, perché il pubblico c’è. Il metal non morirà”.