ANNA GIORGI
Cronaca

“A Milano c’era un sistema di speculazione edilizia”: sull’urbanistica scontro tra pm e difese

Il pool di magistrati che indaga sulle Park Towers a Crescenzago ha depositato documenti dai toni forti. Il 23 luglio si deciderà se mandare a processo sei persone, tra cui tre dirigenti ed ex dirigenti del Comune

La struttura delle torri sotto inchiesta

La struttura delle torri sotto inchiesta

Milano – Scontro fra i pm del pool che indaga sull’urbanistica Petruzzella- Filippini- Clerici e i legali di costruttori e progettisti. Scambio di accuse pesanti che hanno portato la gip Alessandra De Fazio a sospendere la decisione sui sei imputati per il caso Park Towers e a rinviarla al 23 luglio. I pm hanno ribadito l’esistenza di “un sistema di speculazione edilizia sorretto, fino a quando non sono intervenute le indagini di questa Procura, dalla lettura manipolata delle regole, dai conflitti di interessi e dai falsi nella rappresentazione delle norme e della realtà”.

Sistema che “parte dagli uffici del Comune – accusano ancora i pm – che altera radicalmente a suo uso e consumo i principi fondamentali della materia e stravolge leggi e regole”. Queste le parole usate dai pm in una memoria depositata davanti alla gip Di Fazio, che il 23 luglio dovrà decidere se mandare a processo o meno sei imputati, tra cui tre dirigenti ed ex del Comune, in uno dei tanti filoni dell’inchiesta. La Procura è ferma nel ribadire le irregolarità sistematiche nella gestione urbanistica della città, venute a galla in decine di indagini negli ultimi anni.

Nel documento di 22 pagine i pm Marina Petruzzella, Mauro Clerici e Paolo Filippini, del pool diretto dall’aggiunta Tiziana Siciliano, dopo aver fatto notare che le difese hanno cercato di portare avanti una “difesa strenua del sistema”, hanno spiegato che la “macroscopicità della alterazione delle regole è stata confermata da tutta la giurisprudenza”. I legali del progettista, Sergio Asti, e del costruttore, Andrea Bezziccheri, nell’udienza preliminare hanno contestato a più riprese l’accusa di avere omesso il piano attuativo: “Il dato sulla sovrabbondanza dei servizi pubblici emerge dal Pgt del 2012, oltre che da un’istruttoria affidata da Bluestone a una società di consulenza privata prima di ottenere il titolo edilizio per la realizzazione dei grattacieli”.