
Oggi è attesa la decisione sul futuro delle Park Towers, le torri di 81 e 59 metri di via Crescenzago...
Oggi è attesa la decisione sul futuro delle Park Towers, le torri di 81 e 59 metri di via Crescenzago 105 per cui sono imputati costruttori e progettisti con accuse a vario titolo di abusi edilizi e falso. La gip Alessandra Di Fazio, dovrà decidere se mandare a processo i sei costruttori, progettisti e funzionari pubblici per il progetto affacciato sul Parco Lambro, uno dei primi finiti nelle oltre 20 inchieste della Procura di Milano per violazioni delle leggi urbanistiche ed edilizie, autorizzato con una Scia e non con il permesso a costruire. Secondo l’accusa ipotizzata dai pm che si stanno occupando dei fascicoli sull’Urbanistica lo stabile industriale al posto del quale sorgono le torri sarebbe stato realizzato in violazione delle norme edilizie che per le nuove costruzioni prevedono, fra l’altro, l’obbligo di potenziare le dotazioni di opere e servizi "anche quando si debba edificare in una zona già urbanizzata". Palazzo Marino, intanto, ha chiesto circa 1,3 milioni di euro alla società Bluestone per i mancati oneri di urbanizzazione nella costruzione delle Park Towers. Sul fronte penale i pm Filippini-Petruzzella-Clerici, con l’aggiunta Tiziana Siciliano, contestano le "monetizzazioni" che sarebbero avvenute sottocosto. Alla scorsa udienza preliminare del 13 maggio le difese di costruttori, progettista, dirigenti e funzionati del Comune, hanno contestato le cifre e gli illeciti. I consulenti della pubblica accusa stimavano, invece, in 4,7 milioni di euro i vantaggi non dovuti conseguiti dall’operatore immobiliare.
Anna Giorgi