La rapina è avvenuta nella centralissima via Montenapoleone
Milano, 22 luglio 2025 – ”Mi trovavo a passare in via Monte Napoleone, quando all’incrocio con via Santo Spirito, precisamente dinanzi all’esercizio commerciale Valentino, un ragazzo mi sorprendeva alle spalle, afferrandomi il collo facendo pressione verso il basso fino a farmi cadere a terra". Ore 21 di domenica, l’ingegnere newyorkese F.K., in vacanza a Milano con moglie e sorella, racconta ai carabinieri della stazione Moscova l’assalto subìto poco prima in pieno Quadrilatero della moda. L’ultimo di una serie che sta vivendo una nuova escalation nelle ultime settimane: predoni di orologi quasi sempre nordafricani che si muovono per le vie del centro e aggrediscono i turisti stranieri per bottini spesso a cinque zeri.
La tecnica rodata
La tecnica è sempre la stessa, e spesso a metterla in pratica sono gli specialisti franco-algerini: dopo aver agganciato e pedinato il bersaglio di turno, gli scippatori di professione – con complici a fare da palo o ad attenderli a poche centinaia di metri di distanza per prendere in consegna la preziosa refurtiva – lo colpiscono da dietro e gli sfilano dal polso sinistro cronografi da centinaia di migliaia di euro. Quello di F.K., come messo nero su bianco dallo stesso proprietario, è un Patek Philippe modello Aquanaut Qatch da 120mila dollari, circa 100mila euro al cambio attuale.
L’identikit
"Non riuscivo a vedere bene il ladro, in quanto lo stesso mi aggrediva dalle spalle – prosegue la ricostruzione del cinquantottenne –. Sicuramente posso affermare che si tratta di un ragazzo abbastanza giovane, di circa 20 anni, alto circa 170 centimetri, carnagione chiara, ma non escludo possa trattarsi anche di un nordafricano”. E ancora: “Mia sorella inseguiva il ladro in via Santo Spirito, fino ad arrivare in via della Spiga”. Dietro l’angolo, ecco il secondo uomo: “Il ladro girava a sinistra e saliva dietro la bicicletta, non saprei se elettrica o normale, di un suo complice e si dava alla fuga percorrendo via della Spiga in direzione via Manzoni”. Fin qui le parole del derubato. Ora toccherà ai militari cercare di risalire agli autori del raid, partendo dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere in quei minuti.
Il racconto su Facebook
Di rientro nel cinque stelle di corso Venezia che i tre hanno lasciato stamattina, la moglie dell’ingegnere, la sessantaquattrenne M.S., ha affidato la sua amarezza a un post sul profilo Facebook: “Le nostre vacanze stanno finendo. Le ultime due notti le trascorreremo qui a Milano. Voglio solo avvertire chiunque stia programmando di venire in Europa quest’estate di lasciare gli oggetti di valore (gioielli, borse costose e portafogli) a casa. Non vale nemmeno la pena di vestirsi bene. Sarete presi di mira, credetemi. Mia cognata è stata rapinata ad Atene (evidentemente in una precedente tappa del tour tra Grecia e Italia, ndr). Le hanno portato via un sacco di soldi. Mio marito è appena stato rapinato stasera (domenica sera, ndr) a Milano. Hanno preso un orologio di grande valore direttamente dal suo braccio nella strada più cara di Milano (via Montenapoleone). So che può succedere ovunque, ma voglio che ne siate a conoscenza”.
I precedenti
Non proprio una bella pubblicità per gli statunitensi che hanno intenzione di trascorrere le ferie all’ombra della Madonnina o nelle altre location del Belpaese ormai entrate nel circuito dei tour operator a stelle e strisce. Poco meno di una settimana fa, era toccato all’attrice Tatiana Luter, derubata giovedì scorso di uno zaino con orologi e gioielli per 1,5 milioni su un Frecciarossa in Centrale: in quel caso, gli agenti della Polfer erano riusciti ad arrestare in flagranza i tre ladri algerini di 20, 21 e 24 anni e a recuperare la refurtiva. Due giorni prima, nel mirino era finito l’imprenditore turco Nevzat Kaya, vice presidente del club calcistico Trabzonspor, pedinato dal Quadrilatero e derubato in viale Bligny di un Richard Mille da 300mila euro. La fuga del rapinatore era durata meno di 24 ore: la sera dopo, i Falchi della Mobile avevano bloccato un ventottenne belga in un kebab di via Castaldi.