
Si lavora agli ultimi dettagli. Presentato il palinsesto espositivo fino al 2026
Mentre si definiscono gli ultimi dettagli per la grande mostra del 24 settembre, negli spazi della Pinacoteca, dedicata a Giorgio Armani, lo stilista scomparso a Milano a 91 anni, ieri il direttore Angelo Crespi ha annunciato anche il corposo palinsesto di mostre che accompagnerà il pubblico, sino all’estate 2026, nella scoperta dei grandi maestri del passato, e non solo. Si parte da Giovanni Agostino da Lodi (14 maggio 2026), pittore raffinato e bizzarro, attivo nella prima metà del XVI secolo, le cui opere, inserite nel contesto della Pinacoteca di Brera consentiranno al pubblico di apprezzare la sua statura, a fianco dei suoi contemporanei.
"Ci apprestiamo a vivere una stagione molto intensa ed interessante - ha aggiunto la vicedirettrice della Pinacoteca Chiara Rostagno che a proposito della mostra voluta da Armani ha precisato che "occuperà tutta la Pinacoteca, e sarà una sorta di diario intimo, fra i suoi 150 look d’archivio e le opere d’arte, senza una relazione diretta, il signor Armani non si riteneva abbastanza perfetto...".
Palazzo Citterio, luogo di conservazione e centro di sperimentazione e ricerca dei nuovi linguaggi, propone affondi su personalità di grande rilievo nella storia dell’arte italiana del Novecento, quali Bice Lazzari (dal 16 ottobre) Mimmo Paladino (tra maggio e luglio 2026 con la serie completa dei Dormienti in Sala Stirling), William Kentridge, e artisti di generazioni più recenti, quali Giovanni Frangi e Quayola. Su Bice Lazzari, forte della collaborazione con l’Archivio e la Gnamc (Galleria Nazionale di arte moderna e contemporanea) di Roma e altre istituzioni culturali, si potranno ammirare 110 opere e conoscere la figura di questa artista straordinaria e poco nota al grande pubblico.
La Biblioteca Nazionale Braidense inaugurerà il ciclo di esposizioni con la mostra che presenterà una selezione di gioielli non preziosi provenienti dalla collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Nel palinsesto omaggio a Edoarda Masi, bibliotecaria della Braidense dal 1961 al 1973, attraverso una rassegna che indaga la sua ricca esperienza di studio, di lettura e di traduzione della Cina. La stagione della Braidense proseguirà con rassegne che analizzeranno figure di primo piano della cultura italiana e internazionale, da Pier Paolo Pasolini, a Yukio Mishima, a Umberto Eco, a quest’ultimo verrà dedicata una mostra dal 7 aprile al 6 giugno 2026 in occasione dei dieci anni della scomparsa.
Tornando a Palazzo Citterio, dal 30 gennaio al 26 luglio 2026, un’esposizione celebrerà il lavoro di Giovanni Gastel, dalle prime copertine per le riviste di moda agli still life, agli shooting fotografici fino alle campagne pubblicitarie che l’hanno decretato tra i più importanti fotografi al mondo, senza dimenticare di sottolineare le sue sfaccettature, la complessità, lo stile e le sue idee particolari. Nell’ambito della mostra Metafisica & Metafisiche, al via un progetto diffuso curato da Vincenzo Trione che tra febbraio e luglio 2026 coinvolgerà Palazzo Reale, Museo del Novecento e Brera, in collaborazione con Electa: Palazzo Citterio accoglierà un’opera dell’artista sudafricano William Kentridge (Johannesburg, 1955), con la quale rende omaggio a uno dei fondatori del movimento, Giorgio Morandi.