ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Tartarescue, la casa-rifugio delle tartarughe esotiche

È nato a Melegnano "Tartarescue", una casa-rifugio per tartarughe esotiche. In un’area del quartiere Giardino, grazie alla collaborazione tra...

I responsabili del progetto stanno già pensando a una collaborazione con le. scuole

I responsabili del progetto stanno già pensando a una collaborazione con le. scuole

È nato a Melegnano "Tartarescue", una casa-rifugio per tartarughe esotiche. In un’area del quartiere Giardino, grazie alla collaborazione tra il Comune e l’associazione Apae è stata creata un’apposita oasi, con l’habitat ideale per la cura e il benessere di questi rettili. Si tratta di esemplari che arrivano da situazioni difficili, o casi di abbandono, e vengono qui recuperati, assistiti e salvaguardati. Ad oggi sono 49 le tartarughe – per lo più acquatiche, ma anche terrestri - che popolano il rifugio, uno spazio protetto del quale non viene rivelata l’esatta ubicazione per non favorire situazioni che potrebbero recare disturbo agli animali, bisognosi di tranquillità.

"Si tratta di un progetto dalla forte valenza innovativa, il primo rifugio di questo genere in Italia. Un esperimento unico, che segna un nuovo modo di tutelare gli animali e l’ambiente – rimarca Jessica Granata, assessore di Melegnano con delega a volontariato e associazionismo -. L’obiettivo è favorire il benessere delle bestiole, estendendo questo concetto a categorie che non siano soltanto cani e gatti. Stiamo già pensando a una collaborazione con le scuole, per fare di questo luogo una possibile meta di gite ed escursioni, in un’ottica d’informazione e sensibilizzazione".

L’oasi è punteggiata di vasche e svariati ambienti, dove sono state create le condizioni ottimali non solo le per la gestione delle testuggini, ma anche per valutare le loro capacità cognitive e sensoriali.

"Le tartarughe sono animali estremamente intelligenti. Uno degli obiettivi del Tartarescue è favorire le adozioni, affidando gli esemplari a persone disponibili a prenderle in carico in maniera consapevole e attenta", spiega Edoardo Fivizzoli, responsabile del progetto e noto sui social come Tartaguida. Il progetto si autofinanzia con piccole donazioni; per contatti e informazioni è possibile scrivere una mail a tartarescue@gmail.com.

A.Z.