ROSELLA FORMENTI
Cronaca

“Una lunga vita insieme, finita nel sangue”: Cuasso sotto choc per l’omicidio-suicidio di Anna e Giuseppe

Il dolore della sindaca per la tragedia dell’ospedale di Angera. La moglie, 86 anni, era ricoverata. Il marito l’ha uccisa e si è sparato

I carabinieri all’esterno dell’ospedale di Angera dove si è consumato l’omicidio suicidio

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CUASSO AL MONTE – Una lunga vita trascorsa insieme, ieri mattina la tragedia che ha sconvolto la comunità di Cuasso a Monte, nel Varesotto. Qui vivevano, Giuseppe Rizzotti, 91 anni, che ieri ha ucciso la moglie, Anna Castoldi, 86 anni, con un colpo di pistola, poi con la stessa arma si è suicidato. Un omicidio-suicidio avvenuto all’ospedale Carlo Ondoli di Angera, dove l’anziana era ricoverata da qualche tempo nel reparto di medicina subacuta.

La coppia, originaria di Milano, viveva da tempo a Cuasso al Monte, dove risiedono anche i figli. “Sono sconvolta – ha detto il sindaco di Cuasso al Monte, Loredana Bonora – è una tragedia enorme. Siamo un piccolo paese, i rapporti tra le persone sono più facili: ogni giovane è come se fosse mio figlio, gli anziani è come se fossero i miei genitori. Non siamo di fronte a un dramma della solitudine, la coppia aveva vicini i familiari, ma quanto accaduto deve farci tutti riflettere. Penso a quello che è stato l’ultimo viaggio dell’anziano per raggiungere l’ospedale di Angera, dove andava a trovare la moglie, i pensieri che lo hanno accompagnato, l’ultima visita... possibile che neppure per un attimo non abbia avuto un ripensamento. Invece il tragico gesto: mi addolora profondamente che una lunga esistenza insieme di una coppia abbia avuto questo tragico epilogo”.

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La tragedia non ha avuto testimoni e nulla hanno potuto i sanitari accorsi rapidamente, richiamati dal rumore degli spari. Purtroppo i due anziani coniugi erano entrambi deceduti. Immediato l’allarme ai Carabinieri della Compagnia di Gallarate, giunti sul posto insieme al personale del Nucleo Investigativo provinciale di Varese. Su disposizioni della Procura della Repubblica di Varese sono stati avviati i necessari approfondimenti per fare chiarezza sulle cause del tragico gesto e riguardo al possesso della piccola arma, sebbene, spiegava lunedì in una nota “non si possa ragionevolmente escludere che la condotta dell’uomo sia stata indotta dallo sconforto per lo stato di salute dell’anziana compagna di vita”.

Nel pomeriggio il messaggio della direzione di Asst Sette Laghi Varese: “Teniamo ad esprimere il nostro cordoglio e le più sentite condoglianze alla famiglia dell’anziana coppia. Vogliamo anche esprimere vicinanza ai professionisti in servizio nella sede di Angera, spettatori di un epilogo così tragico. La vicenda umana che oggi è giunta ad un esito improvviso e scioccante non può che coinvolgere emotivamente tutti noi”.