LAURA LANA
Cronaca

L’appello alle istituzioni: "Serve un’azione pubblica a livello sovracomunale"

Torna al centro il tema della Città Metropolitana

Il presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori Alessandro Maggioni chiede programmi certi e guida sovracomunale

Il presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori Alessandro Maggioni chiede programmi certi e guida sovracomunale

"Già oggi contesti esterni ma ben collegati come Cernusco sul Naviglio o San Donato Milanese hanno valori e dinamiche immobiliari piuttosto vicine a quelli milanesi. In quest’ottica, miglioramenti infrastrutturali possono in alcuni casi avere effetti dirompenti sul mercato residenziale locale. Si tratta di una sfida che richiede strumenti di governo inediti e certamente di scala sovracomunale". Il report di OCA si conclude con un appello alle istituzioni.

Per una concertazione metropolitana sul tema della mobilità e del trasporto pubblico – il bisogno attualmente insoddisfatto di movimento circolare tra i comuni esterni e la scarsa efficienza del sistema su ferro regionale – fino alla tutela del grande sistema dei parchi metropolitani, vero polmone del capoluogo e dell’hinterland.

"La vera condizione di prospettiva per un miglioramento delle condizioni di abbordabilità è l’emergere di soggetti istituzionali e politici in grado di promuovere un’azione pubblica su scala sovracomunale".

Insomma, il rapporto rimette al centro il tema della Città Metropolitana. "Senza la sua area metropolitana non sarebbe la Milano che è. Non solo perché la cosiddetta ‘provincia’ è linfa vitale per la città, ma anche perché se lo sguardo di Milano si allargasse, in una prospettiva di egemonia gentile, alla enorme area metropolitana si arriverebbe a delineare una città di autentico stampo europeo".

Come dice il presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori Alessandro Maggioni, serve "definire con i Comuni di prima e seconda fascia una gerarchia di azioni congiunte connesse a programmi di rigenerazione di aree dismesse che possano rivestire un ruolo anche per la città di Milano, non più soggetto espellente di cittadini che non riescono a vivere nei suoi confini, ma soggetto pensante in grado di coprogettare offerte abitative anche in contesti differenti, per esempio mappando le grandi aree dismesse presenti alla distanza di 15, 30 e 45 minuti dal centro di Milano". La.La.