Arluno (Milano), 4 agosto 2025 – Strage in A4, la Procura apre un’indagine sul rinnovo della patente dell’82enne che ha provocato il drammatico incidente costato la vita al pensionato, ad altre tre persone, e al ferimento di una donna. Egidio Ceriani, 82 anni, l’uomo che era alla guida dell’auto coinvolta nello scontro avvenuto domenica 27 luglio, non avrebbe dovuto forse trovarsi al volante. Secondo quanto emerso dalle indagini, il rinnovo della patente di guida ottenuto da Ceriani nel 2022 non avrebbe seguito l’iter previsto dalla normativa vigente per i conducenti con determinate condizioni mediche e di età. In particolare, la valutazione delle sue condizioni psicofisiche sarebbe dovuta passare attraverso la Commissione medica locale dell’Asst Ovest Milanese. Un passaggio obbligatorio che, tuttavia, non risulta mai essere stato effettuato.
Un’anomalia tutt’altro che formale, che ha spinto la Procura di Milano a rimettere mano al fascicolo dell’incidente. Il pubblico ministero Gianluca Prisco ha aperto un’indagine a carico di ignoti, con l’obiettivo di accertare se vi siano state responsabilità, negligenze o addirittura falsificazioni nei documenti che hanno permesso a Ceriani di continuare a guidare. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche le modalità con cui il documento è stato rinnovato e le eventuali responsabilità da parte di medici o uffici competenti. L’ipotesi più grave è che il rinnovo sia avvenuto senza che Ceriani fosse stato sottoposto ad alcuna visita specifica, in aperta violazione delle norme di sicurezza stradale.

Nel frattempo, arrivano notizie di speranza dal fronte sanitario. Silvia Moramarco, moglie di Amodio Giurni – una delle vittime dello schianto – si è finalmente risvegliata dal coma. Le sue condizioni restano serie, ma stabili. È l’unica sopravvissuta dell’incidente. Intanto, mentre si continua a fare chiarezza sulle cause e le eventuali responsabilità dell’accaduto, la comunità si prepara a dire addio a Egidio Ceriani. I funerali dell’82enne si terranno oggi.