ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

San Donato, fuoco killer. In casa 100 roghi al giorno: "Più pericolosi dei ladri"

I consigli dell’esperto dopo l’incendio in appartamento in cui è morto un 55enne "Le abitazioni moderne sono piene di materiali sintetici che bruciano all’istante negli anni ’60 c’era un margine di 15 minuti per fuggire dalle fiamme, oggi di 2-3".

I consigli dell’esperto dopo l’incendio in appartamento in cui è morto un 55enne "Le abitazioni moderne sono piene di materiali sintetici che bruciano all’istante negli anni ’60 c’era un margine di 15 minuti per fuggire dalle fiamme, oggi di 2-3".

I consigli dell’esperto dopo l’incendio in appartamento in cui è morto un 55enne "Le abitazioni moderne sono piene di materiali sintetici che bruciano all’istante negli anni ’60 c’era un margine di 15 minuti per fuggire dalle fiamme, oggi di 2-3".

Statisticamente, nelle case italiane scoppiano oltre 100 incendi al giorno. "La prevenzione è fondamentale". È un appello all’attenzione e alla prudenza quello che arriva dall’ingegner Nino Frisina, esperto di sicurezza anti-incendio, in seguito al rogo di un appartamento di San Donato, nel quale ha perso la vita un uomo di 55 anni, Emanuele Crippa, che - è questa una delle ipotesi - si sarebbe addormentato con una sigaretta accesa tra le mani.

Le fiamme hanno avvolto il materasso e si sono poi propagate all’intera camera da letto, senza lasciare scampo alla vittima.

Ingegner Frisina, come viene percepito, nel sentire comune, il rischio di incendi in abitazione?

"Viviamo in un Paese dove la casa è considerata un bene sacro. Gli italiani investono somme importanti per proteggerla da furti e intrusioni, installando porte blindate, antifurti e videocamere. Ma si dimenticano che è il fuoco, non i ladri, a fare più danni - e più vittime - dentro le mura domestiche. Nel 2023 si sono registrati oltre 30mila incendi in abitazioni italiane, con una media di più di 100 al giorno. Il bilancio è tragico: 73 morti e più di 800 feriti. Quasi la metà dei decessi da incendio in Italia avviene proprio dentro casa. Eppure, questo pericolo continua ad essere considerato secondario".

Perché quello di un incendio tra le mura domestiche può essere un rischio concreto?

"Basta una pentola dimenticata sul fuoco, o un malfunzionamento elettrico per innescare un rogo. Il problema è che le abitazioni moderne, piene di materiali sintetici, favoriscono la rapida propagazione delle fiamme e del fumo tossico. Se negli anni Sessanta si avevano 15-17 minuti per fuggire da un incendio, oggi il tempo si è ridotto a 2-3 minuti. Non abbastanza, soprattutto per anziani, bambini e persone con disabilità".

Quali accorgimenti usare, per abbattere i rischi?

"Non lasciare pentole incustodite sui fornelli, controllare periodicamente impianti e canne fumarie, tenere i fiammiferi lontano dalla portata dei bambini. Ancora, non fumare dentro casa, in particolare su letti e divani, e controllare di aver spento correttamente le sigarette".

Ci sono dei dispositivi, dei quali è possibile dotarsi?

"Può essere utile avere in casa un rilevatore di fumo, nonché delle coperte anti-fiamma. Dall’Inghilterra arriva una tecnologia anti-incendi che, una volta rilevata la presenza di fiamme, spruzza nell’ambiente acqua nebulizzata".

Cosa fare, in caso d’incendio? "Una pentola che prende fuoco non va spenta con l’acqua, ma coperta con un coperchio. Se si incendiano i vestiti, non bisogna correre: il movimento alimenta le fiamme. Meglio coprirsi, o rotolarsi a terra. In caso di corto-circuito o fiamme da carburanti, invece, è essenziale non usare l’acqua, ma staccare la corrente o allontanarsi subito".