
L’edificio in via Francesco Sforza attualmente è vuoto e inutilizzato
È il primo passo verso il recupero di uno spazio vuoto, un pezzo di storia di Milano che cambia volto e assume nuove funzioni. L’antico edificio di via Francesco Sforza 38, quello che ospitava un tempo l’obitorio del Policlinico, grazie a un accordo sarà riqualificato dall’Università degli Studi di Milano e ospiterà aule, spazi per la terza missione e altri servizi per gli studenti. Ad avviare il recupero del complesso, di cui la soprintendenza ha sancito l’interesse artistico, è una delibera approvata dal Comune, con cui l’amministrazione, proprietaria dell’immobile, ne ha deliberato la concessione gratuita all’ateneo in diritto di superficie per un periodo di 50 anni. Il provvedimento, spiega il Comune, permette l’avvio del progetto di restauro e valorizzazione presentato dall’università, che consentirà non solo di preservare il valore architettonico e culturale dell’edificio adattandolo alle esigenze moderne, ma di restituirgli la configurazione originaria, con pianta a corte, come risulta dalle planimetrie storiche, con la costruzione di un nuovo blocco nell’area retrostante l’edificio.
"Con questo nuovo importante sviluppo, di cui ringraziamo il Comune di Milano, la Statale aggiunge un nuovo tassello all’opera di rifunzionalizzazione del suo polo centrale – spiega la rettrice dell’Università degli Studi, Marina Brambilla – ampliando ulteriormente gli spazi per gli studenti, dedicati all’attività didattica di studio e di aggregazione, e per le attività di terza missione".
La storia dell’edificio affonda le radici nei primi anni del Novecento, quando il Consiglio degli istituti ospedalieri nominò una commissione con il compito di elaborare il progetto di una nuova sede per l’Istituto anatomo-patologico. Il primo passo per la successiva costruzione della struttura. Per l’inadeguatezza dei locali e il deteriorarsi progressivo dell’edificio, nel 1969 l’Istituto di anatomia patologica venne spostato in via Commenda 19, nell’edificio già occupato dall’Istituto stomatologico. Lo stabile di via Francesco Sforza venne in parte demolito nelle strutture pericolanti. La parte restante del fabbricato continuò a ospitare le celle mortuarie e le camere ardenti, fino alla progressiva dismissione. Un patrimonio rimasto inutilizzato, che ora potrà essere riqualificato dalla Statale. "L’amministrazione gestisce un insieme complesso di beni che, nel tempo, perdono e ritrovano funzioni e possono, attraverso la collaborazione fra le istituzioni e l’attenzione alle opportunità comuni, rispondere ai cambiamenti e alle esigenze di oggi, per il lavoro, lo studio, la vita sociale", sottolinea l’assessore a Bilancio e Demanio di Palazzo Marino Emmanuel Conte.
Entro fine giugno saranno avviate le procedure per individuare l’operatore che eseguirà i primi interventi. La conclusione dei lavori è prevista per il 2028. La stima dell’investimento complessivo è di 6,2 milioni di euro, finanziato per 1,8 milioni dal ministero dell’Istruzione. Con il restauro dell’immobile di via Sforza 38, in passato utilizzato come obitorio e oggi vuoto, si completerà il rinnovamento della zona, dopo l’apertura della fermata Sforza di M4 e la sistemazione superficiale della piazza, "introducendo servizi di interesse generale dedicati agli studenti universitari che fruiscono della città".
Andrea Gianni