Alessia Pifferi trasferita da San Vittore nel carcere di Vigevano

La 38enne lo scorso maggio è stata condannata in primo grado all'ergastolo per l'omicidio pluriaggravato della figlia Diana di soli 18 mesi, abbandonata a casa da sola per 6 giorni e morta di stenti

Alessia Pifferi a colloquio con il difensore durante il processo

Alessia Pifferi a colloquio con il difensore durante il processo

Milano, 6 luglio 2024 – Alessia Pifferi questa mattina ha lasciato il carcere di San Vittore di Milano, dove era detenuta da due anni, ed è stata trasferita in quello di Vigevano, in provincia di Pavia.

La 38enne, arrestata nel luglio del 2022, lo scorso maggio è stata condannata in primo grado all'ergastolo per l'omicidio pluriaggravato della figlia Diana di appena 18 mesi, abbandonata a casa da sola per 6 giorni e morta di stenti.

Nel corso del processo davanti alla Corte di Assise di Milano, la donna era stata sottoposta a una perizia psichiatrica, la quale l'aveva ritenuta capace di intendere e volere.

Alessia Pifferi aveva preso la decisione di iniziare il digiuno. “Sta malissimo, è distrutta”, aveva raccontato il suo avvocato Alessia Pontenani. “Non fa altro che piangere”. Già subito dopo la sentenza dello scorso 13 maggio, Pifferi avrebbe detto al suo avvocato di voler “spegnersi” come la piccola Diana.