REDAZIONE BRESCIA

Giovani di Ghedi aggrediti da bande di maranza: prima l’assalto al bar, poi il raid con katana e pistola

In pochi giorni sono avvenuti due episodi di violenza: il primo giovedì in piazza Trento, il secondo sabato in piazza Roma. Genitori indignati e comunità preoccupata

Sul posto sono intervenuti i carabineri (foto di repertorio)

Sul posto sono intervenuti i carabineri (foto di repertorio)

Brescia – Due episodi di violenza urbana avvenuti nell’arco di pochi giorni stanno allertando la comunità di Ghedi, in provincia di Brescia. Il più grave è avvenuto intorno alle 2.30 della notte tra sabato e domenica nei pressi di piazza Roma, dove alcuni giovani sono stati aggrediti da una banda di quattro coetanei armati di katana – una spada tradizionale giapponese – e pistola.

Secondo le prime ricostruzioni, riportate dal Giornale di Brescia, il gruppo ha circondato i ragazzi e uno degli aggressori ha estratto la lunga lama, colpendo un diciannovenne e procurandogli una frattura al braccio con forte perdita di sangue. Successivamente, lo stesso soggetto ha mostrato anche una pistola, aumentando il clima di terrore.

Il ragazzo ferito è stato immediatamente soccorso in codice rosso dall’automedica e da un’ambulanza della Croce Bianca, che hanno provveduto al trasporto presso l’ospedale di Manerbio. Le vittime dell’aggressione hanno confermato di aver visto l’arma da fuoco durante l’episodio di violenza, apparentemente scatenato per futili motivi.

I carabinieri della compagnia di Verolanuova sono intervenuti sul posto e hanno avviato le indagini, raccogliendo già le segnalazioni e le denunce dei ragazzi aggrediti. Gli inquirenti stanno lavorando per identificare i responsabili dell’aggressione e chiarire la dinamica dei fatti.

Questo episodio rappresenta il secondo caso di in pochi giorni. Giovedì sera in piazza Trento, poco prima delle 23, tre ragazzi al bar sono stati avvicinati da un gruppo di giovani descritti come nordafricani interessati a “provare” la motocicletta di uno dei due. Di fronte al rifiuto, i violenti hanno prima sottratto il portafoglio a una delle vittime e poi sono tornati armati di sassi e bottiglie.

La situazione è degenerata rapidamente: i vandali hanno danneggiato vetrine e arredi del locale, fratturando il naso di uno dei giovani con un pugno. L’intervento dei carabinieri ha permesso di fermare uno degli aggressori, ma altri complici sono sopraggiunti circondando le forze dell’ordine con atteggiamenti intimidatori. C’è voluto parecchio tempo perché i carabinieri riuscissero a mettere in sicurezza i giovani aggrediti e ristabilire il controllo della situazione.

La comunità di Ghedi è preoccupata della crescente ondata di violenza in centro storico e i genitori delle vittime si dichiarano stanchi e indignati per la situazione di insicurezza che stanno vivendo i loro figli, chiedendo un intervento forte da parte delle autorità.