Milano, 26 febbraio 2025 – Sono trascorsi cinque mesi dalla scomparsa di Paola Marella. L’architetta milanese si è spenta il 21 settembre a 61 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Una donna di grande garbo, gusto, eleganza che si è fatta conoscere e amare dal grande pubblico per i primi reality dedicati alla casa (“Cerco casa disperatamente”, solo per citarne uno). “Siamo stati compagni di viaggio e antesignani di questa nuova televisione che, tra il mondo suo dell’immobiliare e il mondo mio della cucina ha preso piede 20 anni fa” aveva ricordato l’amico e collega Alessandro Borghese, nel giorno del suo funerale. Alla sua morte la famiglia (in primis il marito Domenico e il figlio Nicola) ha chiesto attraverso il necrologio di sostenere il Pancreas Center dell’ospedale San Raffaele. Un impegno, nel nome di Paola Marella, che oggi si è concretizzato in un nuovo importante progetto: è ufficialmente nata la Fondazione Paola Marella. Ad annunciarlo, attraverso un post su Instagram sul profilo social dell’architetta, è stato Domenico, il marito, che ha corredato il messaggio con una foto inedita della compagna.

“Nonostante noi la trovassimo bellissima con i capelli così corti, lei era fortemente legata alla sua immagine storica con i ciuffi bianchi, che tanto l’ha caratterizzata nel corso degli anni. Non è stato facile accettare questa “trasformazione”, ed è per questo che vogliamo condividere questi scatti con voi solo oggi – ha spiegato -. Chi attraversa questo percorso oltre a fare i conti con la malattia, deve anche trovare la forza di accettare i cambiamenti che subirà inevitabilmente il proprio corpo. Alcuni li vivranno con un pizzico di ironia e magari con il sorriso, per altri questi cambiamenti saranno fonte di fragilità e insicurezza. Non c’è un modo giusto o sbagliato; c’è chi con una parrucca ritroverà se stesso e chi vorrà mostrarsi esattamente così com’è in quel momento. C’è chi è pronto ad affrontare domande e sguardi indagatori, e chi invece vuole elaborare e vivere quel momento nel suo piccolo. Non sentitevi mai giudicati o sbagliati per le scelte che farete durante questi momenti”.

"Paola aveva deciso di usare la parrucca fin quando i capelli non sono stati abbastanza lunghi per creare una nuova immagine che la rispecchiasse e la facesse sentire bene, e così è stato. In molti le ripetevano spesso che stava meglio prima senza sapere cosa stesse vivendo e lei, pazientemente, rispondeva con quel pizzico di ironia che la rendeva unica -. ha aggiunto Domenico -. Abbiamo scelto di condividere queste foto adesso non solo per ricordarci di quanto fosse bella la nostra Paola, ma anche perché oggi è stata ufficialmente inserita nel registro delle Fondazioni la “Fondazione Paola Marella”. Il nostro pensiero ora più che mai sarà rivolto alle persone che stanno vivendo questo cambiamento così importante nella propria vita e a chi li sta accompagnando passo dopo passo sostenendoli. Stiamo costruendo la Fondazione passo dopo passo, con l’obiettivo di diventare presto un punto di riferimento per chi ne ha bisogno”.