MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Leonka, il Viminale accelera: "Va ripristinata la legalità"

Il ministro Piantedosi a una delegazione di FdI: "Pronti interventi concreti". Il 9 settembre l’avviso di sfratto, ma il blitz potrebbe avvenire anche prima.

L’interno del centro sociale Leocavallo in via Watteau

L’interno del centro sociale Leocavallo in via Watteau

e Nicola Palma

Il ministero dell’Interno accelera sullo sgombero del centro sociale Leoncavallo, che dal 1995 occupa abusivamente un immobile della famiglia Cabassi in via Watteau. A una delegazione di parlamentari di Fratelli d’Italia che ieri l’ha incontrato a Roma, il numero uno del Viminale Matteo Piantedosi ha assicurato "massima attenzione al tema" e anticipato che "sono pronti interventi concreti" per riconsegnare la struttura alla società L’Orologio, legittima proprietaria degli spazi dell’ex cartiera dove da trent’anni si trova il centro sociale. Lo sgombero è ormai difficilmente rinviabile per un motivo ben preciso: la vittoria in Tribunale dei Cabassi costata al Ministero dell’Interno un bonifico da tre milioni di euro proprio per il mancato sfratto del centro sociale abusivo.

Quando 15 giorni fa l’ufficiale giudiziario si è presentato per la 133esima volta in via Watteau per notificare l’ordine di rilascio dell’ex cartiera occupata dall’8 settembre 1995, ha dovuto prendere atto dell’assenza della forza pubblica e riprogrammare le operazioni al 9 settembre. Stavolta però l’avviso di sfratto potrebbe anche non avvenire, perché lo sgombero tramite forza pubblica potrebbe concretizzarsi prima del 9 settembre.

In attesa della decisione finale da parte di Piantedosi, la delegazione di FdI formata da dirigenti e rappresentanti istituzionali del partito di Giorgia Meloni – Carlo Maccari, Riccardo De Corato, Fabio Raimondo, Grazia Di Maggio, Cristina Almici, Umberto Maerna e Andrea Mascaretti – ha espresso apprezzamento per l’impegno del Governo e del Ministero dell’Interno sia sul fronte Leonka, "da anni simbolo di illegalità tollerata", sia sul fronte della sicurezza urbana e territoriale, ringraziando Piantedosi per l’attenzione concreta dimostrata verso il capoluogo lombardo e l’intera regione.

La delegazione di FdI, infine, ha sottolineato la necessità di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nelle periferie delle province lombarde, spesso trascurate e più esposte a episodi di degrado e microcriminalità. Piantedosi ha ricordato che sono stati inviati in Lombardia centinaia di uomini e ha assicurato che a seguito delle nuove assunzioni saranno tenute in massima considerazione le ulteriori richieste.