ANNA GIORGI e NICOLA PALMA
Cronaca

Caccia al branco anti-ebrei, spunta la versione dei 4 identificati: “Siamo stati aggrediti dal francese”

Il legale della famiglia di origini palestinesi: “Lo abbiamo querelato per lesioni”. Intanto gli investigatori passano al setaccio le immagini delle telecamere dell’autogrill sulla A8, in particolare quella che puntano sulle scale che portano al piano -1

Caccia al branco anti-ebrei, spunta la versione dei 4 identificati: “Siamo stati aggrediti dal francese”

Milano, 30 luglio 2025 – Due gruppi arrivati insieme e ripartiti insieme su due macchine. Una decina in tutto. Due gruppi formati da persone di origini palestinesi legate da rapporti di parentela e amicizia.

Tra loro c’era anche una famiglia di quattro persone: marito e moglie sulla sessantina e due figli, entrambi nati a Milano. E sono proprio loro, stando a quanto risulta, i primi quattro identificati della Digos nell’inchiesta sull’aggressione antisemita avvenuta domenica all’autogrill Villoresi Ovest sulla A8.

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L’altra versione

Un’inchiesta che ora deve tener conto di una versione alternativa: quella fornita dai due fratelli, che tramite l’avvocato Federico Battistini hanno presentato una querela per lesioni nei confronti del cinquantaduenne francese che li accusa.

Mai intercettati nelle manifestazioni pro Gaza, non hanno legami riconosciuti con l’area antagonista. I profili individuati dagli investigatori sono stati segnalati all’aggiunto Eugenio Fusco, in vista di un’eventuale iscrizione nel fascicolo per percosse aggravate dall’odio razziale.

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L’aggressione verbale

La famiglia era certamente presente nella prima fase, quando il turista, entrato nell’area di sosta per accompagnare il figlio di 6 anni in bagno, sarebbe stato preso di mira perché indossava la kippah, iniziando a riprendere la scena col cellulare e immortalando i volti di chi gli stava più vicino e le frasi “Free Palestine” e “Assassini, qui non siamo a Gaza”.

Calci alla toilette

Poi, però, la scena si è spostata al piano di sotto, nella zona delle toilette non coperta da telecamere: lì, secondo il suo racconto, il turista è stato circondato da una decina di persone, che gli avrebbero chiesto più volte di cancellare il filmato, e poi preso a calci.

Gli investigatori stanno analizzando i fotogrammi registrati dagli altri occhi elettronici installati nell’autogrill, in particolare quelli che puntano sulle scale che portano al piano -1: quei frame potrebbero rivelarsi decisivi per capire chi sia sceso nell’area dei bagni subito dopo il cinquantaduenne. Al setaccio anche le telecamere a presidio del parcheggio esterno, che hanno ripreso le targhe delle auto sulle quali sono saliti i due gruppi.

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Il legale

Detto questo, il legale dei fratelli – che respingono le accuse di antisemitismo – inserisce nella storia due sequenze che non compaiono nel video. La prima, precedente: “Il signore francese si è rivolto all’indirizzo dei miei assistiti dicendo “Figli di p...” e “Terroristi”. A fronte di queste gravi affermazioni, il ragazzo si è limitato a rispondere sorridendo “Free Palestine”.

La seconda, successiva: “L’uomo che lamenta di essere stato vittima dell’aggressione è in realtà stato il primo a tirare una testata a uno dei miei assistiti, “colpevole” di avergli chiesto di cancellare il video, in quanto lesivo della propria privacy, e a scagliare un pugno al volto di suo fratello. I ragazzi si sono poi recati in pronto soccorso, dove sono state diagnosticate lesioni, nello specifico trauma cranico e contusioni da percosse”.

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Le reazioni

Sulla vicenda è intervenuto anche il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano: “Non c’è nessuna giustificazione, di alcun tipo, che possa far accettare questi episodi”. Episodi come quello denunciato da Daniele Nahum, consigliere comunale di Azione a Milano.

“Almeno ad Auschwitz avevate un posto dove lavorare, mangiare e dormire”, una delle frasi rivolte via social all’esponente della comunità ebraica. “La misura è colma e per questo sporgerò formale querela verso tutti coloro che mi hanno rivolto insulti di carattere antisemita”, la sua presa di posizione.