Milano, 13 dicembre 2024 – Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere Francesco Monteleone, arrestato due giorni fa per omicidio stradale con l'aggravante dell'omissione di soccorso, per aver travolto e ucciso Rocio Espinoza Romero, 34 anni. "Non mi sono accorto", erano state le prime dichiarazioni del 24enne, assistito dai legali Mario Mongelli e Roberto Tournier. Oggi l'arrestato ha deciso di non rispondere al giudice e i legali hanno chiarito che il giovane renderà, poi, interrogatorio col pm. Il 24enne stamani ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari. Lo ha deciso il gip Alberto Carboni, che ha convalidato l'arresto. La pm Paola Biondolillo aveva chiesto la custodia in carcere.
La richiesta di domiciliari
I
legali questa mattina hanno chiesto al gip (e ottenuto) di disporre come misura cautelare non il carcere ma gli arresti domiciliari per il giovane. "Umanamente è chiaro che questa è una tragedia di dimensioni immani - hanno detto dopo l'interrogatorio -. Ribadiamo che si tratta di un'ipotesi colposa, non volontaria e il giudice si è riservato in ordine alle nostre richieste di concessione degli arresti domiciliari in considerazione del fatto che è un'ipotesi colposa, che è un ragazzo di giovane età, è incensurato, non ha precedenti di polizia, ha la patente e il camion era in regola e assicurato come la polizia ha avuto modo di verificare". Il 24enne oggi, hanno aggiunto i difensori, "era in stato di confusione", ma ha "anticipato la volontà di voler chiarire la sua posizione direttamente con il pubblico ministero".Gli ultimi gesti di Rocio
Rocio è stata travolta mentre si trovava in viale Renato Serra a Milano. Al momento della tragedia era con i suoi gemellini di un anno e mezzo e con sua madre. I piccoli e la nonna si sono salvati, anche grazie al provvidenziale gesto della mamma, che ha allontanato da sé il passeggino dove si trovavano i bimbi. Stando a quanto emerso la 34enne ha alzato le mani e sbracciato, cercando disperatamente di fermare l'autista che, poi, l'ha investita e trascinata per 13 metri.
Le incongruenze
La prima versione del camionista 24enne stride con gli elementi raccolti da inquirenti e investigatori tra cui una telefonata, senza risposta, seguita da un messaggio WhatApp inviato dal camionista ad un avvocato subito dopo la tragedia, dopo essersi anche fermato per quattro secondi prima di ripartire. In merito a quella telefonata all'avvocato dopo l'incidente, i legali del giovane hanno spiegato che "è vero che c'è stato un contatto con l'avvocato", ma c'è "una discrepanza nei tempi" e "riteniamo di poter provare questo elemento".