Milano, 12 dicembre 2024 – Il camionista Francesco Monteleone, che ieri ha travolto e ucciso la 34enne Rocio Espinoza Romero a Milano si è fermato per quattro secondi, dopo l'incidente, e poi è ripartito, come è emerso dai filmati delle telecamere. Attorno alle 11, inoltre, ha telefonato a un avvocato, il cui numero gli sarebbe stato fornito dal suo datore di lavoro. E, non avendo ricevuto risposta, gli avrebbe mandato subito dopo un messaggio su WhatsApp chiedendo di essere contattato, senza citare direttamente l'incidente avvenuto.
Sono alcuni degli elementi riportati nella richiesta di convalida dell'arresto avanzata dalla pm Paola Biondolillo (l'udienza dovrebbe tenersi domani), che renderebbero "non credibile" la versione fornita dall'uomo, che ha detto di non essersi accorto di aver travolto i pedoni e ha negato quindi l'omissione di soccorso. L'ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di una distrazione alla guida, e per questo verrà analizzato anche il suo smartphone.
La 34enne travolta e uccisa, secondo un testimone, si sarebbe accorta che l'autista la stava per travolgere e avrebbe cercato di fermarlo urlando e sbracciando, riuscendo a mettere in salvo i figli prima dell'impatto. Un altro automobilista, inoltre, ha suonato ripetutamente il clacson avvisando del pericolo. Dai rilievi della polizia locale è emerso che sul camion era stato installato solo l'adesivo per avvisare sull'angolo morto ma non i sensori di sicurezza obbligatori. Per questo c'era un appuntamento fissato in una officina per il 31 dicembre. L'alcol test è risultato negativo, così come gli esami tossicologici.