
Il grande ledwall al piano terra di Palazzo Citterio ospita Strata #1 di Quayola
Per il Museo nazionale dell’Arte digitale (Mnad), che sarà istituito a Porta Venezia (sedi assegnate nell’ex-Albergo Diurno e il Casello Daziario Ovest) si stanno acquisendo opere. Come ‘Strata#1’, installazione video di Davide Quayola. Nel frattempo esposta a Palazzo Citterio, invitando i visitatori a riflettere sulla tradizione: "Non icona immobile, ma campo aperto a nuove genealogie visive" ribadisce Maria Paola Borgarino, direttrice del futuro museo. Alla "contemplazione" invita semmai Quayola, che vi si è applicato nella Chiesa del Santissimo Nome di Gesù all’Argentina a Roma, fotografando il soffitto di quel visitatissimo monumento appartenente al patrimonio storico artistico del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno.
Grandioso, movimentato, luminosissimo l’affresco eseguito sulla volta con straordinario effetto di prospettiva aerea da Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia (o Baciccio): il ‘Trionfo del nome di Gesù’, tra figure celesti e personaggi umani, santi e laici, dove anche i cattivi, gli Angeli Ribelli magnificamente in caduta libera su chi osserva, hanno il loro momento di gloria. Il che, appunto, fa riflettere.
Ma la reinterpretazione fatta da Quayola attraverso variazioni algoritmiche espresse in schegge di colore - come a suggerire più ‘strati’- in questa sua ibrida opera fa riflettere anche sul futuro: dove ci condurrà questa estetica non-umana? "Non arte digitale, io faccio arte e basta - precisa l’autore - in un mondo dove sta cambiando troppo velocemente anche il modo di vederlo". Eppure, guardando ‘Strata#1’, torna in mente il passo di san Paolo che recita: "Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi in cielo in terra e sottoterra e ogni lingua proclami che Gesù è il Signore" (Fil 2,10). Perciò piacerebbe contemplare l’installazione non sul ledwall di Palazzo Citterio, ma posta sul soffitto (un suggerimento, se ci è permesso, alla direttrice Borgarino per la disposizione nel futuro Museo).
Anna Mangiarotti