MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Locate, il sottopasso di via Milano. Il cantiere si ferma di nuovo: "Il problema è la falda acquifera"

Lavori a “stop and go“ e cittadini esasperati da continue interruzioni di uno dei principali nodi di viabilità. L’emergenza è intervenire sui binari e assicurarne la piena stabilità, dopo si calcoleranno i tempi di consegna.

I lavori per l’ampliamento della stazione ferroviaria a Locate

I lavori per l’ampliamento della stazione ferroviaria a Locate

Sottopasso di via Milano: lavori sospesi per problemi legati alla falda acquifera. Il sindaco Davide Serranò denuncia: "Più volte avevamo segnalato queste criticità a RFI e all’impresa esecutrice. Siamo profondamente amareggiati e ci sentiamo impotenti di fronte a questa situazione".

Il cantiere del sottopasso di via Milano, atteso da anni come soluzione a uno dei principali nodi viabilistici del territorio, si ferma ancora. Già nel mese di agosto, quando i lavori avevano accumulato un ritardo di quasi due mesi, l’amministrazione comunale era stata informata dello stop imposto da RFI. Una notizia che ha lasciato l’amaro in bocca a cittadini e amministratori, che confidavano in un’accelerazione dopo i rallentamenti registrati nei mesi precedenti.

La sospensione si è resa necessaria dopo la rimozione di un diaframma del vecchio sottopasso: un intervento che ha causato l’afflusso dell’acqua della falda all’interno della struttura. L’attivazione delle pompe di aspirazione, pensata per liberare l’area, ha però innescato un processo di erosione del materiale sotto i binari esistenti, compromettendo la sicurezza della linea ferroviaria.

Di fronte a questo scenario, RFI non ha avuto altra scelta che imporre il blocco immediato delle pompe, congelando di fatto l’intero cantiere. Ad oggi, prima di poter riprendere le attività, è necessario intervenire sui binari e garantirne la piena stabilità. Solo dopo sarà possibile svuotare nuovamente il sottopasso e riavviare le operazioni. Una prospettiva che, inevitabilmente, allunga ulteriormente i tempi di consegna dell’opera.

"Come amministrazione comunale – spiega il sindaco Serranò – non solo avevamo allertato Prefetto, ministro e assessore regionale, ma anche negli incontri con RFI e l’impresa appaltatrice avevamo messo sul tavolo i rischi connessi a queste lavorazioni, chiedendo di anticipare eventuali problematiche. Al momento, però, siamo in balia degli eventi, poiché non possiamo imporre la ripresa dei lavori: non ci compete e, comunque, non sarebbe fattibile finché non saranno messi in sicurezza i binari. Si tratta di un’attività complessa che richiede la pianificazione dell’intervento e il rallentamento del traffico ferroviario.

Il nostro compito, adesso, è quello di continuare a monitorare la situazione e di tenere costantemente informate le istituzioni competenti, affinché non si abbassi l’attenzione su un cantiere che, pur essendo a livello nazionale una goccia nel mare, per noi ha un impatto enorme sulla vita quotidiana dei cittadini".

Le conseguenze di questo nuovo stop sono sotto gli occhi di tutti. La viabilità locale, già fragile, rischia di collassare con la riapertura delle scuole e la ripresa a pieno regime delle attività lavorative. Gli automobilisti si trovano quotidianamente intrappolati nel traffico della ex statale della Val Tidone e della Vigentina, due arterie che nelle ore di punta diventano veri e propri imbottigliamenti. A farne le spese sono soprattutto studenti e pendolari, costretti a percorsi sempre più lunghi e tempi di viaggio estenuanti. Per i cittadini, la pazienza è ormai al limite.