
L’assessora comunale al Verde e all’Ambiente Elena Grandi
Stavolta non si è astenuta al momento del voto o non si è presentata in Giunta, ma – pur non essendo previsto un voto esplicito sulla delibera – si è espressa in maniera "contraria" alla vendita dello stadio San Siro a Milan e Inter e al progetto di nuovo stadio e di demolizione del Meazza da parte di Diavolo e Biscione. "In questo momento, nel rush finale dell’operazione San Siro, da assessora credo fosse necessario prendere una posizione più netta", commenta Elena Grandi, assessora comunale al Verde e all’Ambiente ed esponente di Europa Verde.
"È giusto che la delibera vada in Consiglio comunale – premette Grandi –. Ciò non toglie che io, oggi (ieri, ndr) in Giunta ho espresso la mia contrarietà ai contenuti delle delibera, pur riconoscendo il grandissimo lavoro svolto dalla vicesindaco Anna Scavuzzo e da tutta l’amministrazione. Sono certa che la delibera sia stata anche migliorata rispetto alle ipotesi iniziali, ma nel nostro programma elettorale c’era scritto in modo chiaro che per noi la difesa dello stadio di San Siro era un elemento dirimente e che avremmo sempre votato contro la sua demolizione. Pensiamo che il Meazza debba avere un altro destino".
Come influirà questo parere contrario nel rapporto tra lei, il sindaco Sala e la Giunta? "Non lo so. Lo vedremo con il tempo. Credo che per tutto quello che riguarda il lavoro che abbiamo fatto, l’incarico dell’assessorato mi abbia dato la possibilità di far lavorare di più e meglio la città su alcuni temi ambientali importanti. Credo che con il sindaco ci sia un ottimo rapporto di fiducia, di rispetto e di consapevolezza che ognuno sta facendo quello che deve. Vedremo cosa succederà in futuro. Sono convinta che in questo ultimo anno di mandato si possano fare tante buone cose, se riusciremo a spostare sempre di più l’attenzione sui temi che il cambiamento climatico ci sta mettendo sotto gli occhi, in primis le fragilità di questa città".
La demolizione del Meazza ha un impatto ambientale enorme. "Questa è una delle motivazioni della mia contrarietà alla delibera. Non solo l’abbattimento dell’attuale stadio, ma anche il rifacimento del sottopasso Patroclo, che in termini di impatto non è tanto dissimile, anche se si pensa che sia solo sottoterra. Noi siamo contrari al progetto dei club, pur consapevoli che bisogna trovare una soluzione e non vorremmo che quest’ultima fosse nel Parco Sud a San Donato Milanese".
E se il Consiglio comunale dirà sì al progetto di Milan e Inter? "Vorrà dire che il lavoro di tutte le direzioni del mio assessorato sarà quello di ridurre al massimo l’impatto ambientale su San Siro".
M.Min.