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Giorgio Armani sarà iscritto al Famedio di Milano: la città celebra il suo “padre nobile”

La famiglia ha dato il consenso per l'iscrizione al pantheon del Monumentale. Il sindaco Sala risponde alla proposta di intitolargli un luogo simbolico della città: “La regola è che si aspetta 10 anni”

Giorgio Armani nel 2009 (Bruno Cordioli)

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Milano – Il nome di Giorgio Armani entrerà nella storia di Milano attraverso la porta più prestigiosa: il Famedio del cimitero Monumentale, il pantheon riservato ai cittadini più illustri del capoluogo lombardo. L’annuncio è arrivato direttamente dal sindaco Giuseppe Sala, che a margine della commemorazione per la strage dell’11 settembre davanti a Palazzo Isimbardi ha confermato: “Posso confermare che abbiamo ricevuto il consenso della famiglia per l’iscrizione al Famedio e mi pare una cosa importante”.

Una decisione che suggella definitivamente il legame indissolubile tra il maestro della moda e la sua città, dove ha costruito un impero che ha ridefinito i canoni dell’eleganza mondiale. Più cauta invece la posizione del primo cittadino sulla proposta di intitolare immediatamente un luogo simbolico allo stilista scomparso: “La regola è che si aspetta 10 anni”, ha ricordato Sala, aggiungendo che “quello che abbiamo fatto per Veronesi lo faremo per Armani”.

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Il mondo della moda intanto si prepara a rendere omaggio al suo “padre nobile” durante l’imminente Milano Fashion Week Women’s Collection, in programma dal 23 al 29 settembre. “La sua lezione creativa, imprenditoriale e umana è preziosa nei tempi di trasformazione che la moda sta attraversando, in cui visione, qualità e coerenza rappresentano valori essenziali”, ha dichiarato Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda, aprendo la conferenza stampa di presentazione con un minuto di silenzio seguito da un caloroso applauso.

L’eredità di Armani, scomparso lo scorso 4 settembre, continuerà a vivere attraverso gli eventi già programmati della maison. Tutti gli appuntamenti sono confermati: dalla sfilata di Emporio Armani a quella di Giorgio Armani che chiuderà l’edizione il 28 settembre, celebrando i 50 anni della casa di moda. Non mancherà nemmeno la mostra all’Accademia di Brera, allestita proprio in occasione di questo importante anniversario.

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“Abbiamo appreso con gioia questa notizia ma non ci aspettavamo nulla di diverso conoscendo il signor Armani”, ha commentato Capasa, sottolineando come il maestro abbia sempre mantenuto fede ai propri impegni anche nelle situazioni più difficili.

Anche l’assessora milanese alla moda, Alessia Cappello, ha voluto ricordare l’impatto straordinario del designer sulla città: “Ha scritto la storia della città di Milano in questi cinquant’anni e ora bisogna guardare avanti attraverso le creazioni di questo brand meraviglioso”.

La Milano Fashion Week, con i suoi 171 appuntamenti tra sfilate fisiche, digitali, presentazioni ed eventi, si preannuncia quindi come un’edizione dal forte valore simbolico. Tra gli ospiti attesi anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, invitata in particolare alla serata dei Sustainable Fashion Awards che si terrà il 27 settembre al Teatro alla Scala.