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Il testamento artistico di Giorgio Armani: confermate le sfilate e la mostra a Milano a cui “ha lavorato fino alla fine”

Nonostante la scomparsa del maestro, la Maison conferma tutti gli appuntamenti per celebrare i 50 anni di storia. Il 24 settembre apre la mostra a Brera, il 28 la sfilata donna

Giorgio Armani al lavoro sulle sue modelle (Brera Design District)

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Milano – A una settimana dalla morte di Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre a 91 anni, il mondo della moda si prepara a rendere omaggio al “re” dell’eleganza italiana attraverso gli eventi che lui stesso aveva voluto per celebrare il cinquantesimo anniversario della sua Maison.

La casa di moda ha confermato che le sfilate Emporio Armani e Giorgio Armani si svolgeranno regolarmente, così come l’apertura al pubblico della mostra alla Pinacoteca di Brera prevista per mercoledì 24 settembre. Una decisione che rispecchia perfettamente l’etica del maestro piacentino. Alla realizzazione delle sfilate e alla mostra – si legge nella nota dell’azienda – lo stilista “ha lavorato fino alla fine”.

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L’azienda ha ribadito l’intenzione di “proseguire nel segno dell’impegno, del rispetto e dell’attenzione al lavoro che hanno sempre contraddistinto il Signor Armani e che lui stesso ha trasmesso a tutti i suoi collaboratori nel corso degli anni”. Un messaggio che suona come un manifesto di continuità, in linea con la visione del fondatore che aveva sempre pianificato una successione “graduale, organica e senza rotture”.

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Il 24 settembre, la Pinacoteca di Brera ospiterà per la prima volta una mostra di moda: 150 abiti d’archivio dialogheranno con opere d’arte classica, in un allestimento che racconta l’evoluzione stilistica armandiana attraverso cinque decenni di creazioni. L’esposizione celebra l’universo creativo di Giorgio Armani attraverso una selezione di capi che ripercorrono l’evoluzione del brand.

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Il 28 settembre, nel suggestivo cortile d’onore di Palazzo Brera, andrà in scena la sfilata della collezione donna primavera/estate 2026, accompagnata da una selezione di look maschili della collezione presentata a giugno. Un evento che assume ora il valore di testamento artistico del maestro, che aveva lavorato a questi progetti fino all’ultimo.

La Fashion Week milanese si appresta così a diventare un tributo collettivo a chi ha rivoluzionato il concetto di eleganza contemporanea, trasformando Milano in una delle capitali mondiali della moda. Gli eventi programmati rappresentano non solo la celebrazione di mezzo secolo di storia della Maison, ma anche l’eredità di un visionario che ha saputo coniugare creatività e imprenditorialità, lasciando un segno indelebile nel panorama culturale internazionale.