
Baby Gang, il trapper arrestato di nuovo
Milano, 11 settembre 2025 – Nuovi guai con la giustizia per il trapper Baby Gang, all’anagrafe Mouhib Zaccaria.
Il 24enne marocchino, cresciuto tra Lecco a Calolziocorte, già coinvolto in vari procedimenti giudiziari in questi anni, è stato arrestato nell'ambito di un'indagine della Procura di Lecco su droga e armi che ha portato al fermo di altre quattro persone. Stando a quanto appreso, il giovane sarebbe stato trovato in possesso di alcune pistole.

In albergo a Milano con una pistola
Il trapper è accusato di porto illegale di arma, stando a quanto riferito dal suo legale, l'avvocato Niccolò Vecchioni, perché una pistola gli è stata trovata a seguito di una perquisizione che è stata disposta ed effettuata nella stanza di un albergo a Milano dove il cantante, ai vertici delle classifiche di streaming e non solo, si trovava dopo essersi esibito ieri sera al concerto di Emis Killa, che si è tenuto nell’Arena della Fiera di Rho. Baby Gang è stato arrestato il flagranza e portato nel carcere di San Vittore. Per questo arresto procede l'autorità giudiziaria di Milano, mentre nell'ambito delle indagini più ampie della Procura di Lecco sono state effettuate perquisizioni sempre a carico del rapper e di altre persone.
Altre armi in casa nel Lecchese
Non solo, nell’appartamento del trapper a Calolziocorte, nel Lecchese, i Carabinieri hanno trovato altre due pistole clandestine, nascoste in un vano. Al vaglio anche la posizione di un uomo che era nell'abitazione.
Altri quattro arresti
L'indagine dei carabinieri e della Procura di Lecco, diretta da Domenico Ezio Basso, riguarda un presunto traffico di armi e ha portato ad altri quattro arresti. Si tratta di persone imparentate tra loro e con passaporto macedone, residenti in Valsassina, con l'accusa di concorso in detenzione e porto illegale di armi da fuoco comuni e da guerra e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, per un giro d'affari non inferiore ai 12mila euro al mese. Tra gli arrestati Hetem Zilbehar, 50 anni, suo figlio Hetem Mevljudin, 23 anni, suo cognato Dali Rasim, 42 anni. Nel corso delle indagini era già stato arrestato e si trova in carcere dallo scorso febbraio anche il figlio Hetem Mevljan, fermato con 22 dosi di cocaina e due pistole risultate rubate e utilizzate in altri episodi delittuosi, tra i quali la sparatoria di corso Como
Il fucile mitragliatore usate nei video
L'indagine della Procura di Lecco, scattata nel gennaio del 2024, ha preso il via dall'arresto in passato di un altro indagato che fu trovato in possesso, oltre che di droga, di un fucile mitragliatore d'assalto di derivazione AK47, risultato di "fabbricazione ex cecoslovacca”, perfettamente funzionante e con munizionamento. I carabinieri, coordinati dal procuratore Domenico Ezio Basso, sono riusciti ad accertare come quell'arma fosse riconducibile alla famiglia Hetem (quattro di loro sono stati arrestati nell'ultimo blitz di queste ore nell'indagine) e che era stata “utilizzata durante le riprese di alcuni video musicali di Baby Gang e di Simba La Rue”, ossia l'amico trapper Mohamed Lamine Saida, 23 anni, anche lui indagato e già detenuto per condanne definitive.
Processi e condanne
Prima dell'arresto in flagranza per la pistola, nell'ambito di questa operazione più ampia, Baby Gang era libero in attesa di affidamento ai servizi sociali per la condanna definitiva a 2 anni 9 mesi e 10 giorni dello scorso marzo per il caso della sparatoria vicino a Corso Como, zona della movida milanese.
In altri processi, poi, ha ottenuto assoluzioni o riportato condanne non ancora definitive. In carcere per scontare un cumulo pene per due condanne definitive, invece, si trova il suo amico e compagno di "crew" Simba La Rue.