
Il maxi manifesto commemorativo apparso il giorno dopo i funerali di Giorgio Armani
Milano, 12 settembre 2025 – Nel suo testamento Giorgio Armani, scomparso a 91 anni il 4 settembre, ha messo nero su bianco i principi fondanti che dovranno guidare la Fondazione nella gestione del Gruppo. Tra questi "la gestione delle attività in modo etico, con integrità morale e di correttezza"; "la ricerca di uno stile essenziale, moderno, elegante e non ostentato"; "l'attenzione all'innovazione, eccellenza, qualità e ricercatezza di prodotto". Giorgio Armani ha pensato “solo” alle quote societarie e proprietà immobiliari: il re globale della moda ha voluto lasciare ai suoi eredi chiare indicazioni su come proseguire il lavoro. Tra i''principi fondanti'' con cui la Fondazione che avrà l'intera proprietà della Giorgio Armani Spa dovrà gestire la società, nel testamento scritto lo scorso 14 marzo lo stilista elenca al terzo punto anche una ''attenta politica di diversificazione e segmentazione dei diversi marchi aziendali, mantenendo coerenza nell'attività stilistica, di immagine di prodotto e di comunicazione''.

L’impegno per il futuro
Nei giorni scorsi era stata la stessa famiglia di Giorgio Armani insieme e Leo Dell’Orco, ringraziando gli 8.700 dipendenti del gruppo per la loro vicinanza e il loro sostegno, a tracciare la strada per il futuro, dopo la scomparsa dello stilista. Giorgio Armani – avevano sottolineato dopo la cerimonia – “ha indicato con chiarezza la strada da seguire, lasciandoci un'eredità che va ben oltre lo stile e l'immagine aziendale".
Poi un riferimento diretto allo Statuto della Fondazione, che lo stesso Armani aveva voluto per tutelare il futuro del suo gruppo: "I suoi principi, stabilisti chiaramente nello Statuto della Fondazione e della Società - tra i quali: gestione delle attività in modo etico, con integrità morale e di correttezza; priorità allo sviluppo continuo e globale del nome 'Armani'; attenzione all'innovazione, eccellenza, qualità e ricercatezza del prodotto - costituiscono oggi le fondamenta su cui costruire il nostro futuro'', hanno assicurato ai dipendenti le persone più vicine allo stilista.
La famiglia e Dell'Orco non hanno nascosto che si tratta di una sfida impegnativa, ma hanno spiegato di voler portare avanti quanto costruito dal fondatore: "Siamo chiamati a proseguire il nostro lavoro con determinazione e coerenza, consapevoli che il cammino richiederà impegno, passione e dedizione da parte di tutti”.