Milano – Se le quote societarie e il controllo delle azioni sono il cuore dell’impero della Giorgio Armani Spa e, di conseguenza, del suo piano di successione, le proprietà immobiliari dello stilista morto a 91 anni lo scorso 4 settembre rivestono comunque un importante ruolo tanto economico quanto simbolico, perché afferiscono anche alla sfera affettiva.

Le disposizioni
Da St Moritz a St Tropez, passando per l'appartamento nel cuore di Brera a Milano e la tenuta di Broni, nel Pavese, fino alle ville di Pantelleria e Antigua e alle proprietà di New York e Parigi: la galassia di immobili di Giorgio Armani andranno in larga parte ai famigliari, con usufrutto al compagno e braccio destro Leo Dell'Orco e un occhio di riguardo per Michele Morselli, l'ad de L’Immobiliare, società proprietaria di gran parte delle ville. È quanto ha stabilito lo stilista nel secondo dei testamenti depositati presso il notaio Elena Terrenghi, che riporta la data dello scorso 2 aprile.

Le parti
Nella divisione delle patrimonio immobiliare che non fa solo capo a L'Immobiliare, lo stilista ha lasciato la nuda proprietà della casa a St Moritz al nipote Andrea Camerana e l'usufrutto a Pantaleo dell'Orco, cui lascia un appartamento a New York mentre l'altro lo destina alla sorella Rosanna e ai nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana. Dell'Orco nella città americana concederà l'utilizzo a Michele Morselli, l'ad della società immobiliare e amico dello stilista di recente scomparso. A Saint Tropez dove "tutto quanto di mia proprietà" va a Pantaleo, quest'ultimo "concederà l'utilizzo di una casa a sua scelta e della piscina, per temporanei soggiorni dello stesso con Francesca e Bianca".
Il palazzo di via Borgonuovo

Nel dettaglio, nel suo testamento, ha disposto che Leo Dell'Orco abbia l'usufrutto a vita del palazzo di via Borgonuovo, a Milano, dove lo stilista viveva e che gli arredi e gli ornamenti, con l'eccezione di un quadro di Matisse e di una foto di Rayman, "non vengano rimossi da dove si trovano" e rimangano come complemento dell'immobile "finché Leo voglia viverci.
