
Fausto e Iaio
Milano, 8 maggio 2025 – Giuseppe Sala non fa un passo indietro ma insiste. Il sindaco rilancia la sua proposta di intitolare una via o una piazza della città alle vittime innocenti del terrorismo degli Anni di Piombo.
Una proposta avanzata lo scorso 29 aprile, il giorno del 50° anniversario della morte di Sergio Ramelli (il 18enne del Fronte della Gioventù ucciso da Avanguardia operaia), ma che ha incontrato più di una resistenza, soprattutto dalla parte politica più vicina al primo cittadino: il centrosinistra.

“Chi fa il sindaco si deve prendere la responsabilità delle sue azioni – spiega Sala –. Io penso che sia una buona iniziativa. Adesso, però, aspettiamo un attimo. Anche perché io ho lanciato un’idea, ma bisogna individuare uno spazio adeguato. Confermo che, a mio giudizio, anche se non tutti sono d’accordo, è un’iniziativa che ha un senso. Dunque andrò avanti”.
L’indagine
Sala commenta anche la riapertura delle indagini per individuare gli assassini di Fausto e Iaio, due ragazzi del Leoncavallo uccisi nel 1978 (c’è una pista che porta al neofascismo romano): “La richiesta di riaprire l’inchiesta è partita dal Consiglio comunale e io l’ho appoggiata. Prima di tutto bisogna stabilire la verità storica su quel periodo, molto difficile per la nostra città. Ciò non vuole dire che non esistano perdono e riconciliazione, ma bisogna ripartire dalla verità. Dunque sono felice che si riaprano le indagini”.
Il sindaco, invece, giudica “profondamente sbagliati gli atti” di vandalismo contro la corona di fiori a Milano e la lapide a Sesto San Giovanni per Ramelli.
Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa esprime il plauso per la riapertura delle indagini sugli assassini di Fausto e Iaio. Sullo stesso tema interviene il governatore lombardo Attilio Fontana: “Spero che si trovino gli assassini. Credo che tutti i familiari delle vittime di quegli anni di odio debbano avere almeno la possibilità di sapere chi sono i responsabili. E che paghino per queste cose aberranti”.
Sempre sul fronte della memoria, intanto, il presidente milanese dell’Anpi Primo Minelli attacca la Giunta regionale guidata da Attilio Fontana, indirizzando una lettera al presidente: “Con profonda tristezza e dissenso sono stato costretto a registrare il suo silenzio in merito alla nostra richiesta di una seduta del Consiglio regionale per ricordare e commemorare l’80° anniversario della Liberazione. Dopo l’incontro del 12 marzo, è piombato il silenzio”.