MONICA VALERIA AUTUNNO
Cronaca

Liscate, progetto boschi in città. Trasloco per cento alberi: "Rischio tombe nel sottosuolo"

Tre i siti individuati, uno di loro “cancellato” e gli oltre 2mila alberi saranno piantumati sulle altre due aree. All’auditorium il primo di un ciclo di incontri tra Città Metropolitana e Comuni aderenti al percorso green.

Tre i siti individuati, uno di loro “cancellato” e gli oltre 2mila alberi saranno piantumati sulle altre due aree. All’auditorium il primo di un ciclo di incontri tra Città Metropolitana e Comuni aderenti al percorso green.

Tre i siti individuati, uno di loro “cancellato” e gli oltre 2mila alberi saranno piantumati sulle altre due aree. All’auditorium il primo di un ciclo di incontri tra Città Metropolitana e Comuni aderenti al percorso green.

Forestazione urbana, maxi progetto Pnrr verso l’ultima fase, messa a dimora in vista per le 2223 piante (70% alberi, 30% arbusti) previste su tre aree di Liscate. Ma per 100 di queste scatta, su carta, il trasloco cautelativo per "rischio tombe": una delle tre aree interessate al maxi progetto condotto con ministero e Città Metropolitana potrebbe, ma la probabilità è elevata, custodire nel sottosuolo dei reperti di epoca romana. Una campagna di indagini a cura di una impresa specializzata avrebbe consentito di sciogliere i dubbi. Ma vi sono costi e rischio sforamento dei tempi, rigidi, dettati dal Pnrr: i cento nuovi alberelli saranno messi a dimora in altro luogo. Il cambio di rotta sul progetto deve essere ratificato dal Ministero. Intanto si prosegue. E proprio l’auditorium Etty Hillesum di Liscate, l’altra sera, ha ospitato il primo di un ciclo di incontri che Città Metropolitana sta promuovendo nei Comuni che, a suo tempo, hanno aderito al green percorso "La forestazione urbana per il futuro sostenibile delle città". Tutti presenti: per il Comune il sindaco Lorenzo Fucci, l’assessore all’Ambiente Domenico Nicolazzo e l’amministrazione, per l’ente metropolitano la referente tecnica Maria Pia Sparla e il consigliere delegato alla forestazione urbana Giorgio Mantoan. Un momento "restitutivo".

Liscate rientra nella rosa di 14 Comuni della sezione progettuale "La forestazione urbana per mitigare le isole di calore", in via di attuazione e completamento a Basiano, Cambiago, Cernusco sul Naviglio, Cologno Monzese, Gorgonzola, Lainate, Liscate, Masate, Milano, Nerviano, Paderno Dugnano, Pero, Pieve Emanuele e Segrate. 32.39 ettari totali le aree, con finanziamento pnrr di 1.392.882,80 euro. Per quanto concerne Liscate, Comune che ogni anno dona almeno sessanta alberelli a nuovi nati o adottati in paese, in arrivo 2.223 alberi o arbusti autoctoni su, inizialmente, tre aree della cintura urbana. Tutto da protocollo sino, e si era allo scorso autunno, a una comunicazione, con prescrizione annessa, della Sovrintendenza ai beni ambientali, riguardante una delle tre aree scelte, quella fra via Achille Grandi e la roggia di via Kennedy: "Vengano effettuati sondaggi archeologici preliminari in corso d’opera, in quanto l’area risulta confinante con una particella che ha restituito evidenze sepolcrali di epoca romana". La questione era stata portata in conferenza di servizi, "e dopo un lungo confronto - spiega l’assessore all’Ambiente liscatese Domenico Nicolazzo - si è scelto di evitare scavi e indagini che avrebbero avuto costi importanti e che, in caso di effettivi ritrovamenti, avrebbero comunque bloccato il progetto per chissà quanto. Gli alberi non erano molti, l’area era quella di dimensioni minori: si è scelto di “unirli” agli altri nelle due altre aree interessate". Problema archeologico superato, si guarda alle piantumazioni: tutto dovrà essere completato nell’ottobre 2026.