ANDREA MORLEO
Editoriale e Commento

Il prof avatar

L’Università dell’Insubria ha creato una copia identica del prof a cui gli studenti potranno rivolgersi in qualsiasi momento ricevendo risposte in tempo reale

“Mi parli della rivolta dei Boxer”. Buio, nebbia in val Padana, occhi sgranati e sudori freddi giù per la schiena. Alzi la mano chi non ha mai provato una sensazione del genere in uno dei tanti esami della carriera universitaria di fronte a una domanda del tutto inattesa, come se quell’argomento arrivasse da una galassia sconosciuta. 

Questo inconveniente potrebbe non capitare più, o comunque con minor facilità grazie all’ultima invenzione dell’Università dell’Insubria che ha creato il primo professore “avatar” d’Italia. Trattasi di un “gemello virtuale” – stessa voce, stesso aspetto – del docente di Big Data al quale gli studenti potranno rivolgersi in qualsiasi momento.

Dall’ateneo spiegano che i vantaggi sono molteplici: una risposta in tempo reale per chiarire un argomento prima di un esame e nessuna barriera emotiva per gli studenti, consapevoli di interagire con un avatar.

Sarà ma è lecito chiedersi cosa potrebbe accadere se uno studente particolarmente abile riuscisse a strappare al prof virtuale le domande prima dell’esame.Tra un progredire della tecnologia e l’altro non è che poi, alla fine, gli avatar andranno a sostituire i prof in carne e ossa? E se una volta bocciati all’esame, gli studenti creassero “finti” avatar per insultare il prof virtuale senza che la loro vera identità venga scoperta? 

Tempi futuristici o futuribili con buona pace dei Boxer e della loro rivoluzione, che oggi più che mai ci sembrano relegati in qualche angolo del pleistocene.