
Il corpo di Chamila trovato al Parco Nord di Milano
Cinisello Balsamo (Milano), 11 maggio 2025 – “Sì? Chi è?”. Himanshu ci risponde al citofono. Gli chiediamo se può scendere. Riaggancia subito. Dal portone di via Gorki, proprio davanti al Parco Nord dove è stato ritrovato il corpo di sua moglie, Chamila Wijesuriya, entrano ed escono i vicini di casa. “Io abito sullo stesso pianerottolo –spiega uno di loro –. Che dire? Siamo ovviamente sconvolti, perché mai ci saremmo immaginati una storia e un epilogo simile. Sembra una telenovela”. Sabato sera nessuno degli inquilini della palazzina, nella periferia Nord di Milano, ipotizzava il tragico finale. “Pensavamo più che altro che potesse essere scappata con De Maria. Non sarebbe stato bello, ma almeno sarebbe stata ancora in vita. Per la sua famiglia è stato uno choc”.

“Siamo devastati”
A casa di Himanshu, a consolare lui e i suoi due figli, sono arrivati cognati, nipoti e altri parenti. “Li abbiamo sentiti piangere. Per lui è stato devastante”, ci racconta un altro vicino. “Si sono trasferiti qui da poco, da meno di un anno. Persone molto riservate, schive. Educatissime però e sempre gentili: quando ci incontravamo sul pianerottolo o all’ingresso, ci facevano sempre mille sorrisi, anche se non erano grandi chiacchieroni. Ho visto Chamila meno di una settimana fa: rientrava a casa con il marito”. Da poco in via Gorki, ma da trent’anni in Italia: il primo ad arrivare dallo Sri Lanka era stato il capofamiglia nel 1996. Poi, grazie al ricongiungimento famigliare, era stata la volta di Chamila tre anni dopo.

“Una veterana”
Un lavoro come cuoco per lui, lei dal 2006 lavorava alla caffetteria dell’Hotel Berna di Milano. “Era ormai una delle dipendenti più longeve dell’albergo, una veterana”, ci aveva detto con orgoglio il marito, sabato. Anche i cognati sono rimasti senza parole. “Non sappiamo nulla di questa storia”, avrebbero detto anche ai carabinieri. Venerdì sera, tutti insieme, i parenti erano andati prima all’ospedale Bassini, a pochi passi da casa, preoccupati che la cinquantenne potesse aver avuto un incidente o un malore. Poi erano andati in caserma a denunciare la sua scomparsa.

L’allarme lanciato da un escursionista
Il corpo della donna si trovava invece a pochi metri da loro, nella boscaglia del Parco Nord. A ritrovarla, ieri pomeriggio, è stato un passante di Carate Brianza. “Stavo passeggiando tra i vialetti, quando il sole ha colpito qualcosa che mi ha incuriosito – il racconto agli investigatori, che stavano battendo un’altra zona del polmone verde e, con i sommozzatori, un laghetto vicino –. Mi sono avvicinato e ho visto una persona a terra: pensavo fosse un clochard. Sono andato avanti, credendo che potesse aver bisogno”. Invece, era il corpo senza vita di Chamila. “Viviamo in periferia, la zona fa da cerniera tra Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, ma non avrei mai immaginato una storia simile – confessa un’anziana –. Sono molto dispiaciuta per la famiglia e in particolare per i figli, che proprio nel giorno della festa della mamma hanno perso la loro”.