REDAZIONE MILANO

Le foglie in bocca, i tagli post mortem e l’ipotesi rituale: la fine di Chamila, uccisa a mani nude da De Maria

I primi esiti dell’autopsia eseguita sul cadavere della barista 50enne dell’hotel Berna di Milano, vittima di Emanuele De Maria. Secondo la testimonianza di una collega, il killer aveva minacciato più volte la donna chiedendole soldi

Le foglie in bocca, i tagli post mortem e l’ipotesi rituale: la fine di Chamila, uccisa a mani nude da De Maria

Milano, 19 maggio 2025 – Chamila Wijesuriya sarebbe morta soffocata, strangolata a mani nude da Emanuele De Maria. E dunque le due ferite da taglio alla gola, inferte con un coltello, e le ulteriori lesioni simili in corrispondenza dei polsi della donna, non sarebbero state la causa della morte e potrebbero essere state inferte dopo il decesso.

Approfondisci:

Chamila temeva De Maria, i colleghi della donna uccisa dal detenuto in permesso: “Scatti d’ira e troppe liti”

Chamila temeva De Maria, i colleghi della donna uccisa dal detenuto in permesso: “Scatti d’ira e troppe liti”

Non solo: quando è stato trovato nel Parco Nord di Milano, il cadavere della donna aveva in bocca delle foglie e anche su questo aspetto gli inquirenti stanno indagando per capire se si sia trattato di un gesto da parte di De Maria effettuato nell'ambito di una sorta di "rituale".

Chamila Wijesuriya mentre cammina al Parco Nord insieme a Emanuele De Maria poco prima di essere uccisa
Chamila Wijesuriya mentre cammina al Parco Nord insieme a Emanuele De Maria poco prima di essere uccisa
Approfondisci:

“De Maria aveva pianificato di uccidere”. Verifiche del ministero della Giustizia sui permessi di lavoro. Il legale del detenuto: “Li meritava”

“De Maria aveva pianificato di uccidere”. Verifiche del ministero della Giustizia sui permessi di lavoro. Il legale del detenuto: “Li meritava”

Sono questi i primi esiti degli accertamenti autoptici eseguiti, in attesa delle relazioni finali del medico legale, il 16 maggio, sul corpo della barista dell'hotel Berna di Milano, uccisa dal detenuto che era stato ammesso al lavoro esterno nell'albergo e che, tra il 9 e l'11 maggio, oltre ad ammazzare la 50enne ha tentato di ammazzare un altro collega a coltellate e poi si è lanciato dalle terrazze del Duomo, uccidendosi.

Chamila Dona Wijesuriya ed Emanuele De Maria
Chamila Dona Wijesuriya ed Emanuele De Maria

Approfondisci:

La morte di Chamila, le coltellate al collega e quella ciocca di capelli: il film horror minuto per minuto

La morte di Chamila, le coltellate al collega e quella ciocca di capelli: il film horror minuto per minuto

Per avere un quadro più chiaro, si stanno verificando anche le modalità del precedente femminicidio che aveva commesso nel 2016. Gli esami tossicologici, con tempi più lunghi, dovranno stabilire, poi, se De Maria avesse assunto droghe.

T15NL02_CHNB7
Forze dell'ordine sul luogo del ritrovamento del corpo di Chamila Wijesuriyauna la donna di origine srilankese, di 50 anni, la cui scomparsa era stata denunciata il 10 maggio e che era collega di Emanuele De Maria il quale si è suicidato gettandosi dalle terrazze del Duomo di Milano questo pomeriggio, 11 maggio 2025. ANSA/ALEXANDER PELLEGRIN

Nel frattempo, nell'inchiesta del pm Francesco De Tommasi e di polizia e carabinieri, si sta indagando pure su eventuali sottovalutazioni e mancate segnalazioni nel percorso trattamentale e carcerario del detenuto. Ascoltando una collega come teste, in particolare, gli inquirenti hanno saputo che il 35enne avrebbe minacciato più volte Chamila, con cui era possessivo ed ossessivo.

Approfondisci:

L’ultima telefonata di Emanuele De Maria alla madre: “Ho fatto una cazz...”. Il delitto di Chamila, la fuga, il biglietto del Duomo e il suicidio

L’ultima telefonata di Emanuele De Maria alla madre: “Ho fatto una cazz...”. Il delitto di Chamila, la fuga, il biglietto del Duomo e il suicidio

Lei temeva di essere uccisa. Le avrebbe chiesto anche soldi e le avrebbe detto che avrebbe potuto diffondere video intimi. Allo stato sembra, però, che questi dettagli non erano noti al datore di lavoro, che avrebbe dovuto eventualmente segnalarli al carcere. Ad ogni modo, gli inquirenti vogliono accertare pure se nelle relazioni degli psicologi ed educatori del carcere ci siano state mancanze. 

Approfondisci:

Emanuele De Maria, il video choc delle coltellate al collega Hani Nasr che trova la forza di reagire

Emanuele De Maria, il video choc delle coltellate al collega Hani Nasr che trova la forza di reagire