GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Cosa sta succedendo nella sinistra dopo lo scandalo urbanistica a Milano: chi è con Sala e chi è contro

Da Conte e Bonelli parole decisamente più dure di quelle di Meloni e Tajani. E fa capolino il tema San Siro: come gestire la partita con le indagini in corso?

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’Urbanistica

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’Urbanistica

Dopo ventiquattro ore di silenzio, ecco le dichiarazioni di sostegno al sindaco Giuseppe Sala e alla sua Giunta comunale da parte del Pd, primo partito della sua maggioranza. Dal segretario cittadino Alessandro Capelli alla segretaria lombarda Silvia Roggiani, passando per Pierfrancesco Majorino, capogruppo dei Democratici in Consiglio regionale, giovedì pomeriggio è stato un susseguirsi di comunicati di appoggio al primo cittadino e al suo esecutivo. In serata, poi, si è appreso della telefonata di "vicinanza e solidarietà" della segretaria nazionale Elly Schlein allo stesso Sala. Il Pd, però, un paletto lo ha messo: Giancarlo Tancredi, l’assessore comunale alla Rigenerazione Urbana sul quale pende la richiesta di arresti domiciliari, deve fare un passo indietro.

Non è assolutamente detto che Tancredi non lo faccia, anzi attraverso un suo legale ha fatto sapere di aver dato disponibilità in questo senso. Ma c’è da capire quando. Non è escluso che possa essere imminente, come chiede il Pd. Ma non è neppure scontato. Può essere passi almeno qualche giorno in più. Per Tancredi sarebbe decisamente più semplice evitare i domiciliari se si dimettesse perché non sarebbe più nella macchina dell’assessorato. Ma d’altro canto, secondo indiscrezioni, lui vorrebbe sottoporsi all’interrogatorio davanti al gip, il 23 luglio, per dare la propria versione dei fatti e capire quali contestazioni esattamente muova a suo carico la procura. Sullo sfondo, ma non troppo, un tema del tutto amministrativo: c’è chi si chiede come portare avanti la già complicata questione della vendita di San Siro a Milan e Inter con un assessore all’Urbanistica alle prese con una richiesta di domiciliari.

Dal piano amministrativo e locale a quello più strettamente poltico e nazionale. L’inchiesta sull’urbanistica, l’iscrizione di Sala nel registro degli indagati e la richiesta che pende su Tancredi, stanno mettendo a serio rischio, a Milano e in Lombardia, la prospettiva di un campo largo del centrosinistra che tenga dentro anche i partiti ritenuti più estremi: Movimento 5 Stelle (M5S) e Alleanza Verdi Sinistra (AVS). Giuseppe Conte, leader pentastellato, e Angelo Bonelli, co-portavoce di AVS, nelle ultime ore hanno scandito parole decisamente dure contro Sala e la sua Giunta. Sicuramente più dure di quelle proferite da Giorgia Meloni, presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia, o da Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia. E questo dato di fatto piove in un contesto, come quello milanese, in cui l’asse Pd-M5S-AVS, in vista delle prossime scadenze elettorali (Comunali milanesi del 2027 e Regionali lombarde del 2028) non è così scontato. Basti pensasare che al primo tavolo del centrosinistra convocato al Pirellone il 14 luglio, solo 4 giorni fa, proprio in vista del 2028, il Movimento 5 Stelle non c’era.

Le dichiarazioni, allora. "Continuiamo a sostenere il lavoro che il sindaco Sala e tutta l’amministrazione dovranno fare nei prossimi due anni" assicura Capelli. "Sala e la sua giunta devono poter proseguire il proprio mandato operando per il bene della città" ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Regione. Quindi ecco Silvia Roggiani, segretaria lombarda dei dem: "Necessario ribadire un punto politico: il Pd è al fianco del sindaco". Poi il contraltare. "È di Sala la responsabilità politica di un intero sistema costruito sulla speculazione edilizia. Ed è certo che il M5S, per quanto riguarda la legalità, l’etica pubblica, non fa sconti a nessuno" ha ribadito ieri Giuseppe Conte, prima di aggiungere: "Ma trovo insopportabile l’ipocrisia del centrodestra che in queste ore urla, mentre mantiene il governo la Santanchè responsabile di truffa ai danni dello Stato". Per Bonelli sarebbe invece il caso di "fermare tutti i provvedimenti urbanistici in corso a Milano". "A partire proprio da quello di San Siro" aggiunge Onorio Rosati, consigliere regionale di AVS. Più che campo largo, un campo decisamente teso, quello a sinistra.