GIANLUCA BOSIA
Editoriale e Commento

Quaderno di scuola

Un museo ma anche un’occasione per frugare nello scatolone della memoria

Da leggere: Milano, il Museo dei Quaderni di Scuola: diari, temi e lettere scritti dai bambini. “Ci fanno scoprire noi stessi”, firmato Serena Curci e pubblicato su Il Giorno. Anzitutto perché è pur vero che mala tempora currunt ma Milano riserva sempre una gentile sorpresa, un'idea geniale come quella di Thomas Polol, uno spunto per riflettere su noi stessi o su come sia cambiata la società.

Leggere come eravamo o, per i più giovani, come erano i bambini prima di internet è divertente: sogni, riflessioni di un'altra epoca, quasi preistorica, anche se lontana solo un cinquantina d'anni da oggi.

E poi perché, se abbiamo un po' di tempo vissuto dietro di noi, potrebbe spingerci ad aprire il nostro scatolone della memoria e magari dove fisicamente conserviamo i quaderni delle elementari con i nostri primi temi.

Mia mamma li aveva gelosamente custoditi, addirittura rilegandoli classe scolastica. Così mi è venuta voglia di aprire quello scatolone e di leggere catapultandomi in una sorta di ritorno al futuro, nei primissimi anni 70. Esperienza educativa e di autoanalisi. Ho trovato un tema a titolo: "Descrivi il tuo miglior amico". Svolgimento: "Si chiama Full ed è un cane bastardo che mio nonno mi ha regalato". Nota della maestra:" Bastardo?" Risposta con strafalcioni autentici: "Lo dicono i miei amici che hanno casa in centro. perché non è di razza e non ha il pedegree. Ma per me è melio dei loro e mi vuole più benissimo". Voto:6--. 

Ora ho la certezza che oggi sono ancora un po' bambino, anche se barba e capelli sono bianchi.

Visitate il piccolo museo e aprite lo scatolone della memoria: vale la seduta con uno bravo.