MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Amina uccisa dal marito, il ricordo delle colleghe: “Timida e gentile, qui aveva trovato il suo posto”

Femminicidio di Settala, la donna lavorava da ‘Le Franche Pasta Fresca e bottega Caffè’, gestito dalle titolari Francesca e Francesca: “Lanceremo una raccolta fondi per la bambina”

Francesca e Francesca, datrici di lavori di Amina Sailouhi

Francesca e Francesca, datrici di lavori di Amina Sailouhi

Settala (Milano), 5 maggio 2025 - Amina lavorava presso ‘Le Franche Pasta Fresca e bottega Caffè’, un’attività che unisce bottega artigianale, bar e ristorante.

Il ricordo commosso delle due titolari, Francesca e Francesca: "Il ricordo che vogliamo lasciare di Amina è che qui aveva trovato il suo posto. Aveva un ruolo, dei compiti, delle capacità. Con la sua timidezza, i suoi modi gentili e la sua curiosità per ciò che accadeva in cucina, per noi questo resterà sempre il suo posto. Entrava con lo sguardo basso, sempre in punta di piedi, sempre molto educata. Capivamo dal suo atteggiamento che c’era qualcosa che non andava, ma alle nostre domande dirette non rispondeva."

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È la testimonianza delle datrici di lavoro di Amina Sailouhi, la donna di 43 anni uccisa dal marito a Settala, davanti alla figlia di 10 anni. "Amina riceveva tantissime chiamate e videochiamate, intuivamo che il marito la controllava, ma lei per rispondere si appartava. Ora vogliamo pensare alla sua bambina, che è rimasta sola: in Italia ha solo uno zio. Ci affideremo ai centri antiviolenza del territorio per capire come aiutarla. Sicuramente faremo qualcosa di concreto, come una raccolta fondi. Amina non è arrivata qui per caso, e non per caso è entrata nelle vite di tutti."