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Femminicidio di Amina a Settala, la mamma uccisa con ferocia disumana e sotto gli occhi della figlioletta di 10 anni

La Procura chiede la custodia in carcere: “Khalid incline alla violenza, faceva vivere la moglie in uno stato di sottomissione”. I pm stavano per chiudere le indagini sulla denuncia del 2022. La donna non aveva accettato di trasferirsi in una casa protetta

Un mazzo di fiori lasciato davanti alla casa dove viveva Amina Sailouhi, la 43enne uccisa a coltellate sabato sera dal marito

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Milano, 5 maggio 2025 –  Amina è uccisa con ferocia disumana e sotto gli occhi della figlioletta. E non era la prima volta che il marito l'aggrediva ma, nonostante, una denuncia nel 2022 la donna non aveva accettato di andare a vivere con la bimba in una casa protetta, al sicuro dalla violenza brutale del marito-padrone.

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Convalida dell’arresto

Il pm di Milano Antonio Pansa ha chiesto la convalida dell'arresto e la custodia cautelare in carcere per Khalid, il 50enne che nelle serata del 3 maggio, a Settala, ha ucciso a coltellate la moglie Amina. È stata la figlia di 10 anni a chiamare i soccorsi.

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Delitto "particolarmente efferato"

La Procura ha contestato come esigenza cautelare il pericolo di reiterazione del reato, evidenziando nella richiesta al gip che il marocchino è una persona "incline alla violenza", che faceva vivere la moglie in uno stato di sottomissione e che ha commesso un delitto "particolarmente efferato", anche alla presenza della bimba in casa. Gli viene contestato l'omicidio aggravato dal fatto di aver ucciso la moglie, dal suo stato di ubriachezza e dalla presenza della minore.

La denuncia del 2022

Intanto si è saputo che in relazione alla denuncia che aveva presentato la donna nel 2022, la Procura milanese stava per chiudere le indagini in vista della richiesta di processo a carico dell'uomo con l'accusa di maltrattamenti, ma gli inquirenti non avevano ritenuto sussistenti esigenze per chiedere per lui una misura cautelare. Non erano arrivate, infatti, altre segnalazioni e la donna per due volte, dopo l'attivazione della procedura del codice rosso, aveva rifiutato di trasferirsi in una casa protetta anche se per un periodo era andata a vivere con il fratello.

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L’interrogatorio di Khalid

L'interrogatorio di convalida dell'arresto, per decidere anche sulla misura cautelare, è stato fissato dal gip Emanuele Mancini per oggi pomeriggio. Mentre veniva arrestato l'uomo, difeso d'ufficio dall'avvocato Giorgio Ballabio, avrebbe farfugliato alcune parole, pare dicendo soltanto "l'ho uccisa".

La bambina, ora affidata allo zio, nei prossimi giorni sarà ascoltata dagli inquirenti in un'audizione protetta, dopo che si sarà conclusa la fase della convalida dell'arresto.

L'autopsia

E' stata, intanto, anche disposta l'autopsia. Da una prima analisi del medico legale è emerso che la donna è stata colpita con "plurime coltellate all'emitorace destro e agli "arti superiori" con un coltello da cucina, trovato in casa su un comò.