Nella villa di famiglia in via Bassi il novantenne Sanzio Negri ha tolto la vita alla consorte ottantenne Il dramma è maturato nell’ambito di una lunga assistenza prestata a Luisa Trabucchi costretta su una sedia a rotelle
CASTIRAGA VIDARDO (Lodi) – “Prego di provvedere a prelevare le salme dall’abitazione, in modo che amici e parenti stretti possano darci l’ultimo saluto”. È l’inizio della mail che il novantenne Sanzio Negri ha inviato alle pompe funebri intorno alle 9.30 di sabato prima di compiere il tragico gesto che, da quanto emerso finora, avrebbe provocato la morte della moglie Luisa Trabucchi, 80 anni, da tempo malata e costretta su una sedia a rotelle. Negri avrebbe poi tentato invano il suicidio. Elemento riscontrabile dalla stessa mail scritta dall’anziano, ora in stato di fermo: il novantenne avrebbe appunto parlato di salme, al plurale, esprimendo chiaramente le proprie volontà: “Chiediamo che non si faccia nessuna cerimonia funebre e che non vengano affissi annunci sui cartelloni pubblici”, lasciando tuttavia la possibilità che almeno la moglie potesse ricevere la benedizione da parte del parroco.
Un messaggio chiaro, che ha creato preoccupazione fin da subito tra i destinatari dell’agenzia funebre. Gli operatori, dopo averlo letto, hanno infatti immediatamente allertato le forze dell’ordine che, intervenute sul posto con la figlia della coppia, hanno rinvenuto il corpo della donna privo di vita e l’anziano consorte in condizioni disperate, ferito e prontamente trasportato in ospedale. Il dramma, consumatosi nella villa di famiglia in via Giovanni Bassi ora posta sotto sequestro dai carabinieri della Stazione di Sant’Angelo Lodigiano, delineerebbe sotto i numerosi elementi emersi finora i contorni di un caso di omicidio-suicidio. I primi riscontri investigativi parlerebbero infatti di “soffocamento”. Così Negri, elettricista in pensione da tempo, avrebbe ucciso la moglie mentre non risultano ancora chiare le modalità con cui l’uomo avrebbe tentato di togliersi la vita.
Una vicenda drammatica, dettata con ogni probabilità dalla disperazione e dalla sofferenza che ora affligge non solo la figlia della coppia, residente nel Milanese, ma anche l’intera comunità di Castiraga Vidardo. Una coppia riservata, che nell’ultimo periodo stava affrontando una situazione dolorosa, di lunga assistenza in ambito familiare.
Sarebbe stata proprio questa sofferenza a portare l’uomo a cedere fino a compiere il tragico gesto, anticipato da un’altrettanto tragica mail di addio, con cui avrebbe voluto avvisare la figlia, anch’ella destinataria e sulla quale l’anziano padre avrebbe disposto la responsabilità di provvedere a occuparsi di “tutte le formalità amministrative ed economiche”. L’ultimo gesto di Sanzio Negri che ora dovrà affrontare la giustizia, in quanto accusato di omicidio volontario dalla Procura di Lodi. Proseguono inoltre le indagini degli inquirenti sulla salma della consorte, trasferita all’Istituto di medicina legale di Pavia, e sull’abitazione teatro della tragedia, ora sotto sequestro.