Caso Giovanna Pedretti, inquirenti al lavoro sul secondo telefono della ristoratrice suicida nel lodigiano

Un primo dispositivo è già stato analizzato, ma la donna ne possedeva un altro, che aveva con sé quando è morta

Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano morta il 14 gennaio

Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano morta il 14 gennaio

Sant’Angelo Lodigiano (Lodi), 15 febbraio 2024 – Il corpo di Giovanna Pedretti è stato scoperto il 14 gennaio nel fiume Lambro e da quel momento gli inquirenti hanno cercato indizi per capire le motivazioni della donna e se la recensione omofoba e abilista che lei aveva denunciato qualche giorno prima, dando il via a un’ondata di approvazione e poi di riprovazione, fosse state scritte effettivamente da un cliente della sua pizzeria.

La Procura di Lodi sta cercando di recuperare il contenuto di un secondo telefono di Giovanna Pedretti che aveva nel giubbotto quando si è suicidata. Un altro cellulare è già stato analizzato senza dare esiti positivi: il lavoro sul contenuto del telefono nel giubbotto servirà agli inquirenti, diretti da Maurizio Romanelli a chiarire le motivazioni del gesto della ristoratrice nell'ambito dell'inchiesta, ancora contro ignoti, per istigazione al suicidio.

La gogna social e il nuovo caso

La ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano un mese fa si suicidò nelle acque del Lambro dopo essere finita al centro di numerose polemiche sul web per via della risposta sul profilo Facebook della sua pizzeria a un post omofobo e che prendeva di mira disabili di un cliente rimasto anonimo.

Del post e della risposta era stata messa in dubbio l'autenticità e sui social erano comparse accuse a Giovana Pedretti di aver architettato la vicenda. La donna era stata trovata annegata pochi giorni dopo lo scoppio del caso, domenica 14 gennaio.

Il potere dei social

Eppure i social dimenticano in fretta e a distanza di un mese un’altra ristoratrice è finita nel tritacarne dei social: a pochi giorni dalla messa in onda del programma “4 ristoranti”, Ekla Vasconi, proprietaria del “Rigoletto” è stata inondata da un commenti negativi sui social e sul profilo Tripadvisor del ristorante.

Il motivo sarebbe da imputare ad alcune critiche che Vasconi ha mosso nei confronti degli altri concorrenti del programma: “Ho espresso le mie opinioni senza filtri, ma sono risultata ‘cattiva’. Non ho però offeso nessuno. Mi sono ritrovata a giudicare un gioco e ammetto di non essere stata diplomatica” ha commentato Vasconi.