Giovanna Pedretti, si indaga per istigazione al suicidio: cosa sappiamo sulla morte della ristoratrice

La donna era stata vittima di una gogna sui social per il caso mediatico della recensione omofoba e abilista. Controlli sui commenti social. Chieste verifiche a Google sulla recensione

L'avviso sulla saracinesca della pizzeria Le Vignole. A destra, Giovanna Pedretti

L'avviso sulla saracinesca della pizzeria Le Vignole. A destra, Giovanna Pedretti

Lodi, 16 gennaio 2024 – Sul caso di Giovanni Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano trovata morta nel fiume Lambro domenica 14 gennaio, la Procura di Lodi sta indagando per istigazione al suicidio. La donna di 59 anni era stata al centro del caso mediatico riguardante una recensione omofoba e offensiva nei confronti dei disabili a cui Pedretti aveva risposto ricevendo elogi e visibilità, salvo poi essere accusata di essersi inventata tutto per una trovata di marketing.

Il giorno prima di morire, la donna era stata vittima di insulti e critiche da parte di migliaia di utenti dopo che la giornalista Selvaggia Lucarelli e il compagno Loreno Biagiarelli avevano messo in dubbio la veridicità della recensione (su cui gli inquirenti hanno chiesto verifiche a Google). La figlia della ristoratrice ha accusato Lucarelli, di aver “massacrato in via mediatica” la madre.

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Le indagini sulla morte

Pedretti, che non ha lasciato alcun biglietto, era di uscita di casa all’alba con la sua macchina per dirigersi nei pressi del fiume Lambro. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire, ora per ora, cosa è successo da quel momento fino al ritrovamento.

Per attestare le cause ufficiali del decesso si attendono i risultati dell’autopsia, in programma per domani all’Istituto di Medicina legale di Pavia, ma tutte le piste e gli indizi emersi fino ad ora accreditano l’ipotesi del suicidio. Nella vettura sono state rilevate tracce di sangue che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero legate a un primo tentativo di togliersi la vita. A cui sarebbe seguita la decisione di lasciarsi morire tra le acque del fiume.

I commenti sui social

Gli investigatori stanno analizzando anche i numerosissimi commenti pubblici lasciati sui social media nelle ore precedenti alla morte, in particolare quelli contraddistinti da critiche spietate e frasi d’odio.

Il suicidio del fratello

Proseguono poi le indagini sullo stato emotivo di Pedretti. Uno dei particolari più rilevanti emersi al momento riguarda il fratello della donna si era tolto la vita dieci anni fa. Da allora, lei era seguita dal medico di base, ma non era mai stato necessario coinvolgere psicologi o psichiatri. Negli scorsi giorni un conoscente aveva ammesso che  “è vero che il fratello è morto allo stesso modo, ma per la Giovanna il suicidio non si poteva proprio ipotizzare”.

I dubbi sulla recensione

I dubbi sulla recensione online erano basati sul fatto che il font e la grafica non corrispondevano a quelli di Google e, soprattutto, sull’impossibilità di trovarla online. Loreno Biagiarelli, blogger e cuoco ospite fisso della trasmissione “È sempre mezzogiorno” di Antonella Clerici, aveva telefonata a Pedretti per chiederle spiegazioni. Lei si difende dicendo di averlo tolto e di aver poi cancellato lo screenshot dal telefono.

In queste ore, i carabinieri stanno anche indagando per risalire all’identità del computer o dello smartphone da cui è partita la recensione online della pizzeria. I militari chiederanno a Google, piattaforma su cui sarebbe stata pubblicata la recensione, di verificarne la veridicità.

Ottenere una risposta in tempi rapidi, però, non sarà semplice perché la recensione risale all’aprile del 2023 e nel frattempo è stata cancellata. L’unica immagine attualmente a disposizione degli inquirenti e lo screenshot pubblicato da Pedretti.